Fonte: Confagricoltura
“Si passa da un eccesso all’altro, con un sommarsi di emergenze e di danni per le imprese: dalla siccità e desertificazione, alle alluvioni ed al dissesto idrogeologico, passando per i problemi agronomici da cuneo salino (con l'acqua salata del mare che risale in quei fiumi che sono in secca e la cui portata idrica è esigua). Tutto ciò è dovuto ai cambiamenti climatici, ma anche alla scarsa manutenzione del territorio e delle foreste nelle aree collinari e montane, ai pochi fondi disponibili per gli Enti gestori, alla pianificazione territoriale non corretta, all’ eccessiva cementificazione”. Lo ha posto in evidenza il presidente di Confagricoltura Mario Guidi nel corso della tavola rotonda su “Siccità ed alluvioni, troppe emergenze senza risposta”, che si è svolta nell’ambito dell’incontro organizzato oggi su “Acqua e agricoltura”.
“Altro problema rilevante è quello della siccità; quella di quest’estate sarà probabilmente ricordata come la peggiore dal 2003 – ha osservato il presidente di Confagricoltura -. In ginocchio non solo le produzioni di mais, soia, barbabietola, pomodoro e uva da vino ma anche gli allevamenti. L’Italia agricola ha sofferto terribilmente sia le ondate di calore, sia la scarsità di piogge e questo mix di eventi ha distrutto nei campi ettari e ettari di colture con quasi un miliardo di euro di danni”.
Cosa occorre fare per fronteggiare la siccità in agricoltura? Ha risposto Guidi: “Costruzione di piccoli invasi, rinnovamento dei sistemi irrigui, in particolare di quelli che portano l’acqua alle aziende agricole, tecniche di risparmio d’acqua”.
“E’ giunto il momento di investire in prevenzione – ha concluso Mario Guidi -. Almeno il 10% della superficie italiana, cioè circa 30 mila chilometri quadrati, è esposto ad alto rischio di dissesto idrogeologico; il fatto importante è che questa percentuale è concentrata nell’89% dei Comuni, quindi il rischio è diffuso sul territorio, con particolare evidenza nelle aree urbanizzate. Negli ultimi 80 anni ci sono state circa 5.400 alluvioni e 11 mila frane; per tamponare i danni lo Stato spende oltre 2 miliardi l’anno, ai quali va aggiunto un altro miliardo e mezzo complessivo per gli interventi minori”.
martedì 4 dicembre 2012
TERRITORIO. CONFAGRICOLTURA: “L’EMERGENZA ANNUNCIATA. MEDIAMENTE SI CONTANO 68 ALLUVIONI E 138 FRANE ALL’ANNO”
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