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mercoledì 19 dicembre 2012

La Fondazione Fratelli Navarra vince l’Oscar per l’Ambiente 2012 e il premio Emas Italia





FONTE: PROVINCIA DI FERRARA

La Fondazione Navarra si è aggiudicata l’Emas Award, in pratica l’Oscar per l’Ambiente, e il premio Emas Italia 2012. Due riconoscimenti per gli impegni che la Fondazione che fa ricerca e formazione in campo agricolo, sta conducendo sulla sostenibilità ambientale e ottenuti a seguito della registrazione Emas, avvenuta nel 2007. La sigla sta per Eco-Management and Audit Scheme, ed è lo strumento voluto dalla Comunità europea, al quale possono aderire organizzazioni, enti pubblici e aziende, per migliorare complessivamente le proprie prestazioni ambientali ed offrirne informazione ai cittadini.
Per la verità la Fondazione non è nuova a queste affermazioni, come ha ricordato la responsabile Ambiente Tina Gaglio, avendo vinto un primo Oscar nel 2009.
Uno, in particolare, è l’aspetto nel quale la Fratelli Navarra si è distinta quest’anno ed è nell’uso dell’acqua, la sua gestione e utilizzo, nonché la realizzazione di impianti di irrigazione.
Un settore di ricerca condotto negli ultimi tempi specie nell’ambito del pero, con lo scopo di conoscere quali sono i momenti per irrigare e le quantità ottimali di acqua per trarre la migliore resa produttiva.
“Un campo di studi che – ha spiegato il presidente della Fondazione Pier Carlo Scaramagli –sta dando i suoi frutti e le cui conoscenze stiamo trasferendo al mondo degli imprenditori agricoli, per una conoscenza sempre più vasta delle migliori pratiche e tecniche agricole”.
Se si pensa, infatti, che nel solo 2012 il centro che ha sede a Malborghetto di Boara ha contato più di 4mila visitatori e che l’istituto agrario vede iscritti 300 alunni, si intuisce il valore anche di questa attività formativa. Attività scolastica che ora è strettamente legata al mondo della ristorazione, visto che l’istituto è compreso nel polo insieme con l’alberghiero Orio Vergani. Praticamente un unico nastro formativo dalla terra alla tavola.
 “Vale la pena chiedere la certificazione ambientale per le aziende agricole?”, si è chiesto il consigliere della Fondazione, Maurizio Andreotti. “I premi sono la risposta migliore – ha spiegato – proprio perché questo percorso richiede anche una complessiva sostenibilità ambientale come indice di genuinità, tracciabilità e salubrità delle produzioni, che costituiscono la materia prima e di qualità per le successive fasi di trasformazione e lavorazione”.
“Quello dell’acqua e di un suo utilizzo senza sprechi – ha detto l’assessore provinciale all’Agricoltura Stefano Calderoni – è un tema tra l’altro attualissimo, visto che l’agricoltura ferrarese è reduce dall’estate della grande sete e da un esito molto negativo per molte colture”.
“Per questo – ha aggiunto il collega con delega all’Ambiente, Giorgio Bellini – fa piacere essere additati a livello nazionale ed europeo per lo studio che si sta conducendo per un uso sempre più oculato della risorsa idrica”.

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