OGNI FAMIGLIA STAPPERA’ DUE, TRE BOTTIGLIE DI BOLLICINE MADE IN ITALY
Nonostante la crisi, gli italiani
non rinunceranno al tradizionale brindisi di fine anno e più che mai la scelta
ricadrà sullo spumante italiano. Lo afferma Confagricoltura sulla base dei dati
forniti dai principali Consorzi di tutela e da Assoenologi. Cinquanta milioni di
bottiglie stappate tra dicembre e l’Epifania, l’1,5% in più rispetto allo stesso
periodo dello scorso anno. Due, tre bottiglie a famiglia.
Le previsioni sono ottimistiche.
Nell’ultimo mese dell’anno, evidenzia Confagricoltura, i consumi del famoso
Prosecco Superiore di Conegliano Valdobbiadene sono raddoppiate, sfiorando i 7
milioni di bottiglie. Una dimostrazione dello straordinario successo di questo
prodotto che, dal 2003 al 2011, ha segnato una crescita in volume del 74%,
raggiungendo un mercato di 70 milioni di bottiglie, per un giro d’affari di
oltre 420 milioni di euro.
Stesso ottimismo nel Consorzio delle
nobili bollicine italiane, il Franciacorta, che ha di recente annunciato una
crescita, nel 2012, del 10% delle vendite, con oltre un milione di bottiglie in
più rispetto agli 11 dello scorso anno. Due milioni e mezzo, invece, saranno le
bottiglie Trento Doc che gli italiani stapperanno durante le feste di fine di
anno. E’ in questo periodo, infatti, che si concentra il 30% delle vendite di
questa storica denominazione.
Nelle famiglie italiane - aggiunge
l’Organizzazione degli imprenditori agricoli -non mancherà neppure il
tradizionale “dolce” brindisi con l’Asti spumante o con l’Oltrepo’ Pavese
Moscato spumante, che accompagneranno panettoni e torroni nelle tavole imbandite
per le feste. Il Consorzio di tutela dell’Asti stima 7 milioni di bottiglie e
quello dei vini dell’Oltrepo’ Pavese 2 milioni e mezzo.
Brindisi delle feste sempre più
all’insegna del “made in Italy” non solo sul mercato nazionale, ma anche
all’estero, che per il Prosecco rappresenta il 42% del mercato, per il
Franciacorta il 10% e per l’Asti addirittura l’80%, con un trend in continua
crescita negli ultimi anni.
“Merito - conclude Confagricoltura -
di un’offerta estremamente variegata, più articolata e suggestiva di qualsiasi
altro Paese del mondo, che si arricchisce ogni anno, con l’ingresso sul mercato
di nuovi prodotti, ciascuno con caratteristiche peculiari, ma tutti accomunati
dal fascino dell’effervescenza”.
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