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martedì 21 agosto 2012

SICCITÀ - RABBONI CHIEDE UN INCONTRO URGENTE AL MINISTRO: "RICONOSCIMENTO DELL'EVENTO ECCEZIONALE E MISURE IMMEDIATE PER LE AZIENDE DANNEGGIATE, MA ANCHE UN PIANO NAZIONALE DI MEDIO-LUNGO PERIODO."

Fonte: Giunta Regionale - Agenzia di Informazione e Comunicazione  

INVASI INTERAZIENDALI PER RENDERE LA DISPONIBILITÀ DI ACQUA INDIPENDENTE DALL'ANDAMENTO METEOROLOGICO.

Bologna - Un incontro urgente con il Ministro delle politiche agricole e le altre Regioni colpite dalla siccità, per definire misure straordinarie di sostegno alle imprese danneggiate, ma anche per mettere a punto un Piano nazionale in risposta al cambiamento climatico in atto. E’ quanto chiede l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni. “Abbiamo già avviato le procedure per la dichiarazione dell’eccezionalità dell’evento, una strada da preferire, a nostro parere, al riconoscimento della stato di calamità, che in base alla nuove disposizioni comporterebbe automaticamente l’aumento delle accise nel territorio regionale. La dichiarazione di evento eccezionale permetterà di mettere in campo da subito un pacchetto di misure importanti a favore delle imprese colpite. Tuttavia occorre anche andare oltre l’emergenza. Per questo chiederò al Ministro anche un Piano nazionale per affrontare un problema che appare ormai strutturale”. Per Rabboni la soluzione di fondo non può che essere una: “rendere la disponibilità di acqua per l’irrigazione indipendente dall’andamento meteorologico, creando una rete di piccoli e medi invasi in cui stoccarla nei momenti di maggiore abbondanza. Come Regione Emilia-Romagna ci stiamo già muovendo in questa direzione. Dopo i sette invasi interaziendali finanziati a luglio, usciremo nelle prossime settimane con un nuovo bando per 10 milioni di euro. Il nostro obiettivo è di destinare a questo scopo anche le cave in cui è terminata l’attività estrattiva”.  
Cosa prevede la dichiarazione di evento eccezionale
La dichiarazione di evento eccezionale, che deve essere accompagnata dal riconoscimento dell’inadeguata copertura delle assicurazioni stipulate da parte delle aziende a fronte dei danni subiti, permetterà di ottenere la compensazione di una parte del prodotto perduto grazie al Fondo di solidarietà nazionale, l’esonero parziale del pagamento dei contributi previdenziali, assistenziali e fiscali per gli imprenditori e loro dipendenti, il trattamento di integrazione salariale per i lavoratori agricoli, l’anticipazione a ottobre del 50% del premio PAC spettante. Questi interventi potranno affiancare gli impegni già assunti dalla Regione Emilia-Romagna per il raddoppio della fornitura di carburante agevolato da utilizzare per le operazioni irrigue e per la realizzazione dei nuovi invasi irrigui interaziendali.  
Il punto sulla situazione meteo climatica: da lunedì 27 una perturbazione poi ancora sole
Fra lunedì 27 agosto e domenica 2 settembre una perturbazione di origine atlantica porterà un po’ di refrigerio anche nelle campagne, con precipitazioni a prevalente carattere temporalesco e temperature in diminuzione. Poi il sole tornerà a prevalere almeno fino a domenica 16 settembre. Le previsioni fornite da Arpa Emilia-Romagna confermano dunque un quadro di sostanziale stabilità meteorologica, mentre sono ormai tre mesi che in Emilia-Romagna, in particolare nel settore centro – orientale, non si verificano piogge significative e l’umidità dei terreni risulta in progressivo peggioramento. La portata del fiume Po, nonostante le immissioni dai laghi prealpini e le precipitazioni che hanno interessato l’arco alpino, si sta riducendo mentre quelle dei fiumi appenninici sono ormai prossime o al disotto del deflusso minimo vitale. Un quadro particolarmente pesante dunque, che sta avendo gravi ripercussioni sulle principali colture. La diminuzione delle rese è generalizzata, con perdite fino al 100% del raccolto e valori medi dal - 50 al -70% per le imprese prive di impianti di irrigazione.
Il fabbisogno irriguo: ancora significativo solo per la frutta
Secondo i dati del Consorzio per il Canale emiliano-romagnolo, la disponibilità di acqua per l’irrigazione, tranne singoli situazioni quale quella del fiume Trebbia, continua ad essere adeguata a corrispondere ai fabbisogni minimi delle aziende agricole dotate di impianti di irrigazione permanente. Anche se ormai le necessità irrigue sono in fase calante, dal momento che molte colture stanno concludendo il loro ciclo vegetativo (mais da granella, barbabietola da zucchero, patata e cipolla sono già state raccolte), tuttavia non bisogna abbassare la guardia. In particolare susino, melo, pero ed actinidia avranno bisogno, in assenza di precipitazioni significative, di apporti irrigui ancora per altri 40 – 60 giorni. Diversa la situazione delle pesche: circa il 75 - 80% sono state raccolte ed entro una ventina di giorni si prevede di sospendere definitivamente l’irrigazione. Ancora 15 giorni di interventi irrigui per il pomodoro da industria, che al 40% è stato raccolto mentre per un altro 20% è scattata la fase di sospensione dell’irrigazione precedente la raccolta. Infine le “code” produttive di melone e cocomero (raccolto il 70% del totale) richiederanno altri 20 giorni di irrigazione.

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