Fonte: Confagricoltura
“La battuta d’arresto dell’inflazione a luglio (3,1% su base annua, contro il 3,3% di giugno) è un fatto certamente positivo, ma non si può dimenticare come il tasso di crescita dei prezzi al consumo in Italia sia comunque superiore a quello medio dell’Eurozona (2,4% a luglio su base annua). Se poi si aggiunge che la frenata dei prezzi è causato, almeno in parte, dal rallentamento dei consumi alimentari e che il prezzo della frutta fresca è sceso addirittura dell’8,8% a luglio, il già critico panorama delle aziende agricole non può che diventare ancor più preoccupante”. Così Confagricoltura commenta i dati Istat dell’inflazione diffusi oggi.
Confagricoltura pone poi in evidenza come a luglio il divario tra le quotazioni dei prodotti in campo e quelle sugli scaffali della distribuzione resti marcato; i prezzi all’origine registrano 2,2% su base annua e -1,7% a luglio su giugno.
“Urgono misure – conclude Confagricoltura - per ridistribuire il valore lungo la filiera e dar modo alle aziende del settore primario con maggiore vocazione all’export ed al mercato di sviluppare tutta la loro potenzialità competitiva”.
venerdì 10 agosto 2012
INFLAZIONE, CONFAGRICOLTURA: "LE IMPRESE AGRICOLE PAGANO IL CONTO DEL MINOR CAROVITA"
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