Fonte: Urber - Unione Regionale delle Bonifiche Emilia Romagna
L’ANBI RILANCIA UN PIANO PER LA RIDUZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO: IN EMILIA ROMAGNA PROGETTI CANTIERABILI PER 375 MILIONI.
I danni delle alluvioni del 15-16 giugno scorso nella Bassa parmense ammontano a 19 milioni di euro per interventi urgenti sulle infrastrutture pubbliche, sulle reti idrauliche e viarie. Solo per l’agricoltura si stimano danni per 5 milioni di euro. Per gli eventi meteorologici tra fine 2009 e primi 2010 è stato approvato un piano di interventi di messa in sicurezza del territorio regionale per 29 milioni di euro. L’Emilia Romagna è una delle regioni più esposte a eventi meteorologici violenti, che evidenziano la drammatica situazione di vulnerabilità del territorio regionale.
Secondo il Ministero dell’Ambiente, il 68,6% dei Comuni italiani (in Valle d’Aosta, Umbria, Molise, Calabria e Basilicata è il 100%) ricade in aree classificate ad alto rischio idrogeologico, che interessano il 7,1% della superficie del Paese (oltre 2 milioni di ettari). Ci sono ben 3458 scuole e 89 ospedali minacciati da frane o inondazioni! Ciò nonostante si registra, anche quest’anno nel Documento di Programmazione Economico-Finanziaria (D.P.E.F.), un’assoluta mancanza di attenzione per i problemi concernenti la manutenzione del territorio. Eppure si calcola che, annualmente, l’Italia spenda, in media, oltre un miliardo di euro per le emergenze.
Prevenire o quantomeno ridurre il rischio idrogeologico sarebbe possibile: infatti il 25% delle località, colpite da frana, è recidiva ed il 40% delle alluvioni si ripetono nei medesimi siti. Lo stesso Governo ha indicato in 44 miliardi di euro (27 per il Centro Nord, 13 per il Sud, 4 per il patrimonio costiero) il fabbisogno necessario per la sistemazione complessiva delle situazioni di dissesto sul territorio nazionale. A fronte di ciò l’ANBI ha presentato un Piano pluriennale nazionale per la riduzione del rischio idrogeologico: gli interventi, elaborati dai consorzi di bonifica ammontano a 4.183 milioni di euro da realizzarsi attraverso mutui quindicennali: è una cifra importante pari, però, solo al 20% di quanto speso, nel decennio 1994-2004, per riparare i danni da catastrofi idrogeologiche.
In Emilia Romagna i progetti elaborati dai Consorzi di adeguamento della rete di bonifica, di consolidamento delle arginature, di potenziamento degli impianti idrovori sono quasi 200 per un totale di oltre 375 milioni di euro.
venerdì 9 luglio 2010
EMILIA ROMAGNA TERRITORIO FRAGILE, SEMPRE PIU’ COLPITO DA ALLUVIONI E FRANE.
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