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martedì 20 luglio 2010

CONSORZIO DI BONIFICA DELL'EMILIA CENTRALE: “IRRIGAZIONE AL TOP, QUALITA' DELL'ACQUA BUONA"

Fonte: Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale

Le portate giornaliere di Enza e Secchia registrate quest’anno sono state superiori alla media, grazie soprattutto all’accumulo del manto nevoso che ha persistito sull’Appennino fino a primavera inoltrata e alle numerose precipitazioni di giugno.

REGGIO EMILIA, MODENA E MANTOVA (20 luglio 2010) – “La qualità delle acque derivate dai torrenti Enza e Secchia e dal fiume Po risulta essere ottima e, quindi pienamente spendibile ed idonea per uso irriguo”. Rassicura il presidente del Consorzio di Bonifica Terre di Gonzaga in destra Po, Ada Giorgi.
“Stiamo raggiungendo l’apice dell’irrigazione, grazie soprattutto alle frequenti e abbondanti nevicate invernali e alle diverse precipitazioni cadute sul territorio di competenza dell’ente consortile”. Precisa Marino Zani, presidente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale che, assieme al Consorzio Terre di Gonzaga, gestisce uno dei più grandi impianti di sollevamento irriguo a Boretto sul fiume Po. In questo modo è garantito il meglio della produzione agricola del made in Italy nel cuore del comprensorio padano, in un triangolo che spazia tra Reggio, Modena e Mantova.
Attualmente, il volume complessivo è pari a circa 85 milioni di metri cubi d’acqua, di cui 60% da Po (Boretto) e 40% da fonti appenniniche. Le portate giornaliere di Enza e Secchia registrate quest'anno sono state superiori alla media, grazie soprattutto all'accumulo del manto nevoso che ha persistito sull'Appennino fino a primavera inoltrata e alle numerose precipitazioni del mese di giugno. Tuttavia, ultimamente si è registrato un consistente calo tipico del regime idrologico di Enza e Secchia dei periodi estivi.
“Per quanto attiene al Po, abbiamo fatto fronte ai problemi di insabbiamento determinati dalle piene invernali e di maggio. Ancora oggi stiamo lavorando alacremente per mantenere la derivazione attiva in quanto l'ultima piena di fine giugno ha nuovamente insabbiato la derivazione, vanificando una parte del lavoro appena svolto”. Rilevano Vito Fiordaligi e Laerte Manfredini, direttori degli enti consortili che aggiungono: “Anche quest’anno abbiamo dovuto far fronte inoltre ai problemi connessi con le numerose perforazioni e sifonamenti verificatesi nelle arginature dei canali consortili sparsi su tutto il territorio”.
Intanto è già stato predisposto un progetto sul Piano irriguo nazionale per ovviare al fenomeno dell’insabbiamento, causato dalla sedimentazione del materiale trasportato dall’acqua durante le numerose piene che hanno caratterizzato il periodo invernale.
Quale è la qualità delle acque irrigue? Le analisi di qualità dell'acqua effettuate sia alle fonti di prelievo su Po a Boretto, sull’Enza a Cerrezola e sul Secchia a Castellarano, oltre che sulla rete di distribuzione irrigua consortile all'interno del comprensorio, attestano che le acque distribuite sono idonee all'uso irriguo. Si registra una sola eccezione nell'area di Cella, a Reggio Emilia servita con le acque provenienti dal depuratore di Roncocesi. Su questa si sono riscontrati inizialmente problemi, subito risolti mediante utilizzo di pozzi irrigui la cui disponibilità è stata resa al consorzio grazie alla collaborazione fornita da parte di aziende agricole private.
“Nonostante tutto, fino ad oggi abbiamo soddisfatto tutte le numerose richieste irrigue pervenute, che ammontano ad un totale di ben 8.900, solo nel contesto del Consorzio dell’Emilia Centarle”. Precisa il direttore del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale Vito Fiordaligi.

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