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lunedì 12 luglio 2010

COLDIRETTI, SULLE QUOTE LATTE NON SCHERZIAMO CON IL FUOCO

Fonte: Coldiretti Ferrara

Invece di chiudere definitivamente, nella legalità e nella trasparenza una vicenda amara e annosa, che tanto danno ha causato a tutta l’agricoltura italiana, si cerca di fare gli interessi di pochi a danno di tutti gli allevatori onesti, del mondo agricolo e dei cittadini italiani.

“Non scherziamo con il fuoco perché c’è un limite alla presa in giro degli agricoltori oltre il quale nessuno potrà contenerne le conseguenze”.
E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che l’emendamento presentato alla manovra finanziaria sulla proroga del pagamento delle quote latte non ha nulla a che fare con la crisi agricola perché se così fosse dovrebbe riguardare tutti i settori e tutte le scadenze, dalle cambiali agrarie ai contributi previdenziali, dalle imposte dirette alle indirette.
La questione vera, che non si vuole raccontare, è che – sottolinea Coldiretti - si cerca di trovare un ulteriore escamotage per allungare i termini di pagamento a chi non ha mai pagato le multe del latte, magari per agganciarsi a quell’improbabile filo di speranza secondo il quale l’Italia non avrebbe mai sforato la propria quota produttiva e pertanto nulla sarebbe da pagare.
Ci sarebbe molto da raccontare di questa lotta intestina Stato contro Stato, ma noi a questo punto - ha precisato Marini - ci siamo proprio stancati. Noi come sempre rispetteremo le leggi vigenti, ma si sappia fin da ora che altrettanto dovrà fare lo Stato. Se dovessero cambiare le carte in tavola - ha continuato Marini - non tarderemo un giorno ad utilizzare tutti gli strumenti di cui disponiamo per far restituire i soldi a tutti quegli allevatori che in questi anni hanno pagato multe non dovute e acquistato quote non necessarie.
Non ci si azzardi a pensare di scaricare su chi ha semplicemente rispettato le leggi la sciatteria di uno Stato sulla cui credibilità in questo caso dovremmo seriamente interrogarci.
Proprio ora che i Tribunali hanno iniziato a fare chiarezza, respingendo ricorsi da parte di chi ha volutamente e scientemente “sforato” le quote assegnate, danneggiando i produttori che invece le hanno rispettate, immettendo sul mercato latte a prezzo inferiore e quindi provocando una riduzione dei redditi agli allevatori onesti, si cerca una ulteriore proroga che andrebbe a vantaggio di poche decine di produttori ed a danno di migliaia di altri produttori.
Non possiamo accettare una manovra del genere – ribadisce Coldiretti – ed anche nella nostra provincia, dove purtroppo le aziende zootecniche sono estremamente ridotte, faremo tutto quanto necessario per scongiurare le conseguenze di un tale provvedimento.
Sicuramente la U.E. di fronte ad una norma così formulata aprirà una procedura di infrazione e metterà a rischio risorse per l’intero settore agricolo, pagate da tutti i cittadini. Una situazione talmente evidente che appare quasi una provocazione e che rischia di gettare benzina sul fuoco in un settore già in profonda crisi e che avrebbe necessità di azioni di sostegno sul fronte delle trattative con gli industriali per un prezzo che tenga conto degli effettivi costi di produzione a fronte di una qualità e salubrità che le produzioni provenienti dall’estero, come hanno potuto riscontrare ancora una volta i controlli posti in atto da Coldiretti al valico del Brennero nei giorni scorsi.

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