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lunedì 12 luglio 2010

IL COPA-COGECA SALUTA CON FAVORE LE PRIORITÀ DELLA PRESIDENZA BELGA

Fonte: Segreteria Presidenza Paolo Bruni

Il Presidente Paolo Bruni incontra Sabine Laruelle

Nel contesto della diminuzione dei redditi agricoli nell'UE, il Copa-Cogeca ha accolto favorevolmente oggi l'intenzione della Presidenza belga di proseguire le discussioni relative al futuro della PAC e ha chiesto ai responsabili politici europei di assicurare il mantenimento di una PAC forte, dotata di un bilancio comunitario sufficiente. I prossimi mesi rappresenteranno un periodo cruciale per gli agricoltori europei e le loro cooperative.
Questa dichiarazione s'iscrive nel quadro di una prima riunione con Sabine Laruelle, ministro belga dell'Agricoltura, che presiede attualmente il Consiglio Agricoltura dell'Unione europea. Paolo Bruni, Presidente della Cogeca, ha dichiarato: "È un periodo decisivo per il futuro della politica agricola comune (PAC), segnatamente tenuto conto della comunicazione della Commissione europea attesa per il mese di novembre. L'agricoltura e il settore agroalimentare costituiscono un'enorme fonte di occupazione, poiché forniscono un lavoro a circa 28 milioni di persone. Il mantenimento di un'agricoltura e di un settore agroalimentari prosperi riveste pertanto un'importanza essenziale nell'attuale recessione economica. Chiediamo alla Presidenza belga di garantire in futuro una PAC forte che mantenga i pagamenti diretti destinati agli agricoltori, migliori la loro posizione competitiva e offra servizi e prodotti alimentari ai 500 milioni di consumatori".
Pekka Pesonen, Segretario generale del Copa-Cogeca, ha sottolineato: "Invito anche la Presidenza a instaurare una stretta collaborazione con la Commissione e a fare progressi nelle proposte relative al futuro del settore lattiero-caseario dell'UE, fondate sulle raccomandazioni formulate dal gruppo di alto livello sul latte. Il Copa-Cogeca chiede anche alla Presidenza di porre termine alle trattative per la liberalizzazione degli scambi con il Mercosur (blocco commerciale dei paesi latinoamericani), avvertendo che un accordo avrebbe conseguenze devastanti sul settore agricolo europeo".
Paolo Bruni ha ricordato inoltre: "Nelle nostre proposte intese a promuovere la posizione degli agricoltori nella catena alimentare, sottolineiamo che i ricavi degli agricoltori ottenuti dal mercato si stanno riducendo. Questa situazione è imputabile al fatto che gli agricoltori e le loro cooperative si trovano a dover affrontare l'enorme potere di acquisto di alcuni trasformatori e supermercati. Esorto perciò la Presidenza a trattare i problemi che intralciano il buon funzionamento della catena alimentare e la invito a promuovere pratiche contrattuali più eque. Spero altresì che le proposte della Commissione attese più tardi nel corso dell'anno apporteranno gli adeguamenti necessari alle regole europee della concorrenza onde permettere alle cooperative e alle organizzazioni di produttori di svilupparsi, offrendo loro una posizione più forte e più equa nella catena alimentare".

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