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martedì 9 luglio 2013

SETTORE SUINICOLO, FIRMATA L'INTESA DI FILIERA TRA OPERATORI DEL SETTORE DI EMILIA-ROMAGNA, LOMBARDIA, PIEMONTE, VENETO E FRIULI VENEZIA GIULIA. RABBONI: UN RISULTATO IMPORTANTE PER UN SETTORE STRATEGICO DEL MADE IN ITALY

Fonte: Giunta Regionale - Agenzia di Informazione e Comunicazione

“Un risultato importante per un settore strategico del made in Italy”. Così l’assessore regionale all’agricoltura dell’Emilia-Romagna Tiberio Rabboni commenta la firma, ieri a Mantova, dell’intesa di filiera per il settore suinicolo tra numerose organizzazioni economiche in rappresentanza di allevatori e macellatori, consorzi di tutela di salumi Dop, associazioni tecniche, organizzazioni cooperative e professionali agricole di Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia, regioni che da sole rappresentano oltre il 70% della produzione nazionale. “L’intesa – spiega Rabboni - permetterà di sostenere e qualificare l’intera filiera, aumentare la fiducia tra gli operatori, garantire un’equa ripartizione del valore, migliorare la qualità del prodotto e la sua valorizzazione attraverso strumenti tecnici e modelli di relazione che garantiscano maggior trasparenza del sistema. Per tutto questo potrà diventare un utile punto di riferimento anche a livello nazionale”. L’ intesa di filiera per il settore suinicolo è frutto di un complesso confronto che ha permesso di affrontare due questioni da tempo irrisolte: la definizione del "peso morto" di riferimento e l’applicazione del sistema di classificazione delle carcasse richiesto dall’Unione Europea. Tra gli impegni sanciti, l’applicazione simulata della classificazione delle carcasse nel sistema di pagamento dei suini. L’intesa che verrà trasmessa alla Conferenza delle Regioni e al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, è stata promossa dagli Assessorati regionali all’agricoltura di Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia . In particolare è stata la Regione Emilia-Romagna a finanziare e realizzare in collaborazione con il Centro ricerche produzioni animali di Reggio Emilia le attività di ricerca e sperimentazione che hanno permesso di definire i contenuti dell’intesa.

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