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lunedì 1 luglio 2013

CIA: RILANCIO DELL’AGRICOLTURA: SI RIPARTE DA GIOVANI E NUOVI MERCATI

Fonte: Ufficio Stampa Cia Ferrara La Cia di Ferrara ha partecipato alla VII Conferenza economica dell’associazione dove si è parlato di un sistema con più agricoltura e lavoro, a partire dal nostro territorio Valorizzazione della produzione agricola come fonte indispensabile per l’alimentazione, salvaguardia della terra e del suolo, nuovi mercati internazionali e più agricoltura per i giovani. Sono questi alcuni dei temi trattati a Lecce nel corso della VII Conferenza economica della Confederazione Italiana Agricoltori che ha scelto come titolo dell’importante appuntamento: Più agricoltura per nutrire il mondo. Presenti anche Lorenzo Boldrini e Cristiano Bulgarelli, rispettivamente presidente e direttore provinciale di Cia Ferrara che hanno partecipato ai lavori con un occhio continuamente rivolto verso la realtà agricola ferrarese. Perché sono i territori a forte vocazione rurale come quello di Ferrara a costituire una risorsa fondamentale per un’economica che deve ripartire proprio dal settore agricolo. «Tra i molti temi interessanti trattati nei giorni scorsi a Lecce – commenta Lorenzo Boldrini a margine della Conferenza – ce ne sono alcuni che hanno una forte rilevanza sul nostro territorio, a partire dai giovani e dal ricambio generazionale. Tra qualche anno finiranno sul mercato fondi che adesso appartengono ad agricoltori over 75 senza eredi che subentrino a condurli. Questa terra deve, a mio avviso, essere messa a disposizione dei giovani per favorire il loro ingresso in agricoltura e tenere lontana la speculazione fondiaria. Per fare questo non basta la nuova Pac ma serve una politica agricola regionale, attraverso il Piano di Sviluppo rurale, che vada fortemente in questa direzione. La parola d’ordine deve essere: più agricoltura per i giovani e più lavoro. Altro argomento fondamentale – continua il presidente Cia – è l’apertura di nuovi mercati per le aziende italiane e ferraresi che vogliono esportare i loro prodotti d’eccellenza. La riduzione dei consumi interni ed europei richiede un’internazionalizzazione che deve essere favorita, innanzitutto, a livello istituzionale e promossa anche dalle Camere di Commercio. Un’altra via per favorire l’export è poi quella delle Organizzazioni Interprofessionali di Filiera come è, a Ferrara, l’O.I Pera, un’opportunità per i produttori di aggregarsi, fare massa critica e aver maggior forza nella promozione e l’immissione sul mercato del loro prodotto. Sarebbe davvero un’occasione sprecata, infatti, non riuscire a valorizzare produzioni di qualità solo per la mancanza dei giusti canali di comunicazione e vendita. Nel corso della Conferenza Economica è stata inoltre dedicata un’intera sessione ad Agrinsieme - il coordinamento tra Cia, Confagricoltura e le maggiori cooperative agroalimentari - per valutare il lavoro svolto e definire le linee guida per il futuro. C’è stato il forte impegno – conclude Boldrini - a ottenere dalle istituzioni semplificazione burocratica e riduzione della pressione fiscale per il settore. Anche Agrinsieme ha operato, infatti, per il rinvio dell’Imu sui beni strumentali e per assicurarsi l’impegno del Governo ad alleggerire definitivamente questa imposta che grava sui redditi agricoli.»

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