Fonte: Confcooperative Ferrara
La gestione dei rifiuti prodotti dalle aziende agricole rappresenta un tema di discussione, dal momento che coinvolge spesso piccole imprese non organizzate. Il problema è riuscire ad ottemperare in modo corretto alle numerose e impegnative incombenze previste dalle norme in vigore.
Per ovviare ai problemi segnalati dagli operatori del settore, la Provincia di Ferrara, insieme con le associazioni di categoria e ai gestori del servizio pubblico, ha da anni adottato accordi specifici che hanno consentito, semplificando in parte gli oneri a carico delle imprese, di raggiungere ottimi risultati in ordine alla quantità di rifiuti raccolti e al numero dei soggetti aderenti.
Le normative però sono in continua evoluzione, tanto che l’accordo per la gestione dei rifiuti agricoli è stato più volte modificato e aggiornato, l’ultima delle quali, nel 2009, ha riassestato l’intero sistema, creando una rete tra i diversi soggetti (produttori, centri di raccolta e smaltitori), che ha funzionato fino alla fine del 2010.
Proprio alla fine dello scorso anno è intervenuta un’ulteriore modifica normativa che ha rivoluzionato la gestione dei rifiuti con il nuovo sistema di tracciabilità informatizzato, abrogando in parte alcune delle semplificazioni amministrative contenute nell’accordo a vantaggio delle aziende agricole. Questo ha portato alla quasi paralisi del sistema, che ha potuto funzionare soltanto in parte e limitatamente ad alcune realtà maggiormente organizzate, creando disservizi diffusi.
Per ovviare, anche se parzialmente ed in modo temporaneo, ai problemi sorti, Confcooperative ha avanzato alla Provincia una proposta che è stata ritenuta positiva e che consiste in una sorta di raccolta “porta a porta” dei rifiuti nelle aziende agricole produttrici, da parte di un’impresa autorizzata, aderente a Confcooperative, che può quindi usufruire di alcune semplificazioni amministrative contemplate dall’accordo.
Una modalità di raccolta non prevista esplicitamente dall’accordo sottoscritto, ma che può essere considerata una forma alternativa al trasporto in conto proprio, quindi in linea con le finalità dell’accordo stesso e rispettosa dei principi normativi.
Rimane comunque sullo sfondo il tema di un generale aggiornamento e rivisitazione di tutto il sistema.
La proposta di Confcooperative, che prevede il coinvolgimento di tutti i centri di raccolta precedentemente inseriti nell’accordo, può consentire di superare un momento di difficoltà, garantendo la corretta gestione dei rifiuti agricoli, così come ormai sta avvenendo da anni in provincia.
L’auspicio è che tale modalità possa estendersi ad altre associazioni aderenti all’accordo, che hanno già manifestato la volontà di affrontare congiuntamente le difficoltà del momento.
La Provincia è a sua volta impegnata a riscrivere l’accordo sulla base delle nuove norme, proponendo soluzioni organizzative che verranno sottoposte agli operatori del settore quanto prima e con l’impegno che possano essere operative per il prossimo anno.
mercoledì 26 ottobre 2011
ACCORDO SUI RIFIUTI AGRICOLI: PER LA CORRETTA GESTIONE PROVINCIA E CONFCOOPERATIVE RAGGIUNGONO L'INTESA
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