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giovedì 8 novembre 2012

PRESENTATO IN CONSULTA AGRICOLA IL PACCHETTO DI MISURE A SOSTEGNO DELLE IMPRESE COLPITE DALLA SICCITÀ

Fonte: Ufficio Stampa Provincia di Ferrara


Fino a 50 milioni di euro complessivi a sostegno delle imprese agricole del territorio, duramente segnate dalla prolungata siccità dell’estate scorsa. Un problema che ha colpito 8.000 imprese ferraresi, con danni accertati che si avvicinano ai 270 milioni. “Una dimensione del problema da vera emergenza economica”, ha detto l’assessore provinciale all’Agricoltura, Stefano Calderoni. Le risorse ora messe a disposizione per far fronte alle conseguenze della grande sete delle campagne sono la risposta di un gruppo di banche all’appello lanciato dall’assessore provinciale: Carife, Caricento, Banca Popolare di Ravenna ed Emilbanca. L’accordo, presentato ed approvato dalla Consulta provinciale per l’agricoltura, prevede che i soldi possano essere prestati agli imprenditori in difficoltà a tassi più bassi di quelli normalmente praticati sul mercato del credito: dal 3 al 3,5%. Novità significative riguardano anche la durata dei prestiti, che con questo pacchetto sono concessi non più secondo la lunghezza canonica di un anno, ma prolungati fino a 18 e anche 24 mesi. Se poi qualcosa dovesse andare storto al momento della restituzione del denaro alle banche, già ora c’è un impegno di Agrifidi che fa da garanzia fino al 30%, ma la Provincia è al lavoro con Ismea, l’istituto governativo per i servizi al mondo agricolo, per arrivare ad una copertura totale del rischio. “L’idea mi è venuta leggendo un articolo di giornale – ha specificato Calderoni – nel quale la Cassa di Risparmio di Ravenna metteva sul piatto 14 milioni per lo stesso problema; e allora ho detto che si doveva fare anche a Ferrara”. “Dobbiamo ora verificare e vigilare – ha aggiunto la presidente della Provincia, Marcella Zappaterra – affinché tutte le risorse dell’accordo possano fluire alle aziende, dando così una risposta concreta ad un problema che ha gravemente colpito uno dei settori chiave dell’economia locale”. L’incontro della Consulta è stato anche il momento per informare le rappresentanze istituzionali e del settore primario che quanto realizzato finora dal governo per rispondere alla siccità in agricoltura, dopo gli impegni annunciati dal ministro Catania nella sua visita compiuta in terra estense lo scorso 3 settembre, è insoddisfacente. “Non solo – ha puntualizzato l’assessore Calderoni – non c’è traccia di impegni nella legge di stabilità, ma sul settore pesa un’ulteriore gabella di 100 milioni per l’aumento percentuale dei redditi agrari: oltre al danno, anche la beffa”. Identica preoccupazione grava anche sul pagamento dell’Imu. Nel momento in cui stanno per arrivare i bollettini della seconda rata, l’esecutivo non ha ancora detto quanto, a seguito della prima rata, l’introito si sia avvicinato a quota 244 milioni, vale a dire il limite stabilito del prelievo dal mondo agricolo. Tema che lo stesso assessore sottoporrà nel prossimo Consiglio provinciale del 15 novembre sottoforma di un ordine del giorno, su cui è stato chiesto mandato anche alla Consulta, che ha risposto con il proprio placet.

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