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mercoledì 14 novembre 2012

AGRITURIST FERRARA CONTRARIA ALLA TASSA DI SOGGIORNO

Fonte: Confagricoltura Ferrara

Agriturist esprime parere negativo alla proposta del Comune di Ferrara riguardo all’introduzione della tassa di soggiorno a partire dall’inizio della prossima estate. “Questa nuova imposta sul consumatore ricadrà inevitabilmente sulle aziende agrituristiche, andando ad aggravare una situazione già molto difficile a seguito del sisma di Maggio, che ha visto un calo significativo di arrivi e presenze rispetto alle annate precedenti “ afferma la Presidente Paola Pedroni. Molte aziende si porranno il problema se farla ricadere interamente sulle spalle dei clienti oppure detrarla dai loro già risicati margini d’impresa. Non va dimenticato, infatti, che la corrente annata agraria si chiude per il settore agricolo in maniera disastrosa, non solo per l’aumento davvero consistente dell’IMU e per la rivalutazione dei redditi dominicali ed agrari da un 5 al 15%, ma anche per la siccità che ha decurtato di oltre il 40% la produzione lorda vendibile in provincia di Ferrara. In questa situazione difficile gli operatori agrituristici sono chiamati a contribuire soprattutto ad eventi e manifestazioni che si svolgeranno entro le mura cittadine, con una ricaduta sulle loro strutture non significativa, quando già contribuiscono in maniera sostanzialmente superiore agli anni precedenti al bilancio comunale attraverso l’introduzione dell’IMU. Inoltre l’applicazione a macchia di leopardo della tassa di soggiorno da parte dei Comuni, crea confusione e sconcerto tra i tour operator turistici e si tradurrà inevitabilmente in una modifica dei flussi turistici verso quelle località dove si è decisa la non introduzione della tassa. Infine, diventerebbe un costo anche il ruolo di riscossori di un’imposta da parte dei titolari degli agriturismi – conclude Paola Pedroni – che poi andrebbe girata al Comune, con un nuovo ed ulteriore balzello burocratico che si aggiunge ai tanti che già gravano sulle aziende agricole.

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