Fonte: Coldiretti Ferrara
Per il presidente nazionale Marini l’Italia deve dimostrare di saper respingere le decisioni che non rispondono positivamente alle istanze dei nostri cittadini e che mettono in discussione le risorse per un’agricoltura di qualità e di alto valore aggiunto.
L’Europa e l’Italia non possono tornare indietro sulle politiche per la qualità e la sicurezza agroalimentare e perdere quindi le opportunità di crescita sostenibile offerte da uno dei pochi settori che possono rilanciare l'economia e l’occupazione. E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini in riferimento alle trattative comunitarie per il bilancio dell'Unione Europea nel sottolineare che “l’Italia deve porre il veto sulla proposta in discussione se questa non rispondesse positivamente alle istanze dei nostri cittadini e fosse gravosa per le imprese e il Paese”. L’agricoltura italiana - ha precisato Marini - pesa in valore aggiunto il 16 per cento di quella Europea e riceve appena il 9 per cento dei pagamenti diretti di politica agricola e sarebbe inaccettabile se il rapporto peggiorasse ulteriormente con le proposte sul tavolo. Per questo – ha concluso Marini - apprezziamo l’impegno dell’intera delegazione del Governo guidata dl premier Mario Monti per il quale “è assolutamente essenziale che l'Italia ottenga risultati migliori di quelli delle bozze fino ad oggi, per il fondo di coesione, l'agricoltura e i meccanismi di ripartizione''. Secondo una analisi della Coldiretti l’Italia paga al bilancio UE, in totale, 14,8 miliardi di euro ovvero il 13,5 % del totale e riceve 10,3 miliardi di euro ed è quindi contribuente netta per 4,5 miliardi di euro.
giovedì 22 novembre 2012
COLDIRETTI: SUL BILANCIO EUROPEO L’ITALIA PONGA IL VETO. NO ALL’AFFOSSAMENTO DELLE POLITICHE DI SICUREZZA E QUALITA’ PER L’AGRICOLTURA
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