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martedì 20 settembre 2011

PROGETTO AGER INNOVAPERO 2011-2013

Fonte: Comunicazione Progetto AGER Innovapero c/o Terra&Acqua Tech – Università di Ferrara

Il progetto AGER Innovapero - “Innovazioni di processo e di prodotto per una pericoltura di qualità”, ha l’ obiettivo di aumentare la sostenibilità economica della filiera del pero attraverso una forte attività di ricerca che si articola in diverse fasi: l’individuazione di materiale resistente alle principali malattie, l’ottimizzazione delle pratiche colturali, il miglioramento della qualità attraverso un accurato studio della maturazione dei frutti in funzione delle tecniche colturali, lo studio di nuove tecnologie di conservazione in post-raccolta.
Nei tre anni di ricerca, che termineranno nel novembre 2013, verranno approfonditi gli aspetti della difesa fitosanitaria contro la maculatura bruna, la psilla e la carpocapsa, malattie che richiedono un elevato numero di trattamenti specifici e che causano un aumento dei costi di produzione e un negativo impatto ambientale. Attenzione verrà dedicata agli aspetti della tecnica colturale come ad esempio l’irrigazione, con studi specifici finalizzati a determinare l’ ottimale apporto idrico a seconda delle combinazioni d’innesto e della densità di impianto. La ricerca riguarderà anche la messa a punto di strumenti non distruttivi che consentiranno di valutare con precisione la progressione della maturazione e che potranno essere utilizzati per individuare i frutti con caratteristiche omogenee e quindi adottare i metodi di conservazione più appropriati. L’ approfondimento delle conoscenze sui processi della maturazione apporteranno inoltre un valido contributo al miglioramento delle tecnologie conservative in fase di post-raccolta, in particolare per contenere le perdite in frigoconservazione che si potrebbero verificare a seguito del divieto di impiego dell’etossichina, utilizzata per il controllo del temibile riscaldo superficiale. Un progetto quindi che consente di risolvere le maggiori criticità nella produzione delle pere e le attuali limitazioni all’aumento degli standard qualitativi e che coniuga e soddisfa le esigenze sia del comparto produttivo, sia dei consumatori.
Al progetto partecipano 8 Istituzioni con specifiche competenze riconosciute sia a livello nazionale ed internazionale: l’ Università di Bologna (Dipartimento di Colture Arboree e Dipartimento di Protezione e Valorizzazione Agroalimentare - DIPROVAL), l’ Università di Firenze (Dipartimento di Scienze delle Produzioni Vegetali, del Suolo e dell'Ambiente Agro-forestale, Sezione di Coltivazioni Arboree - DIPSA), l’ Università di Padova (Dipartimento di Agronomia ambientale e Produzioni vegetali - DAAPV), l’ Università di Ferrara (Terra&AcquaTech, Centro Interdipartimentale di Ricerca Industriale), il CReSO (Consorzio di ricerca, sperimentazione e divulgazione per l'ortofrutticoltura piemontese), la Fondazione per l’ Agricoltura F.lli Navarra di Ferrara ed il Canale Emiliano Romagnolo (CER). Il progetto è coordinato dal Dr. Stefano Musacchi del Dipartimento di Colture Arboree dell’Università di Bologna, quale ente capofila.
L’ attività è finanziata da un’ associazione temporanea di scopo (AGER - AGroalimentare E Ricerca) costituita per il finanziamento alla ricerca scientifica e che raggruppa 13 fondazioni bancarie: Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Fondazione Cariparma, Fondazione Cariplo (capofila), Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone, Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Fondazione di Venezia, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
Nel corso del triennio di progetto si terranno una serie di seminari che coinvolgeranno i ricercatori delle varie unità operative per sviluppare un’ampia discussione sul significato e sulla portata delle acquisizioni scientifiche. Molto forte sarà inoltre l’ attività di trasferimento dei risultati della ricerca agli operatori del settore: imprenditori e tecnici agricoli in primis, ma anche Enti Locali, Università ed imprese; il tutto attraverso una serie di convegni, workshop, visite in campo. Ulteriore punto di riferimento per la divulgazione dei risultati sarà il sito di progetto www.ager.innovapero.it ed una newsletter che conterrà i principali risultati raggiunti dalla ricerca.

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