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giovedì 29 settembre 2011

PAOLO BRUNI PRESIDENTE COGECA AL GREEN MED FORUM 2011 DI TUNISI

Fonte: Segreteria Paolo Bruni

SINERGIA E COMPLEMENTARIETA’ DOVRANNO ESSERE GLI ELEMENTI PORTANTI DELLA POLITICA DI INTERSCAMBIO TRA EUROPA E PAESI DEL SUD MEDITERRANEO; LO AFFERMA PAOLO BRUNI PRESIDENTE COGECA AL GREEN MED FORUM 2011 DI TUNISI

(29 Settembre 2011) E’ in corso a Tunisi il Green Med Forum , annuale appuntamento di collegamento tra Europa e Bacino del Mediterraneo che, mai come quest’anno, ha presentato temi ed approfondimenti di estrema attualità, alla luce anche delle mutate condizioni che la rivoluzione Nord africana ha prodotto in questi ultimi mesi.

Paolo Bruni, Presidente della Cogeca, intervenendo, al Convegno, ha evidenziato gli elementi chiave da considerare alla luce anche dell’evoluzione delle politiche alimentari mondiali.

“ Siamo di fronte – ha dichiarato Paolo Bruni , ad una evidenza più volte rimarcata dai dati FAO e che cioè, nel prossimo futuro, il mondo avrà bisogno di ancora più cibo rispetto alla produzione attuale, è chiaro quindi fin d’ora che i rapporti e gli scambi tra i paesi produttori si intensificheranno.

E’ da circa un decennio che seguo, con attiva partecipazione, questi temi sostenendo tutti gli interventi attuati in questi anni per favorire l’interscambio.

L’Europa, come è noto, rappresenta senza dubbio il continente che più importa nel mondo. Le importazioni europee infatti raggiungono circa il 20 % delle importazioni mondiali e circa il 71 % di questo valore proviene da paesi in via di sviluppo.

Per quanto riguarda l'Italia che si trova in una posizione logisticamente strategica , tra l'Europa e il Mediterraneo, l'interscambio agroalimentare ha visto nell'ultimo decennio 2000-2010 un + 193% di import e un + 110% di export (fonte Nomisma).

Ed è da questa ottica che occorre muoversi per considerare le peculiarità delle agricolture europee e del Sud Mediterraneo alla luce anche della nuova PAC 2013-2020 che chiederà agli agricoltori europei di essere ancora più attenti alla salvaguardia dell’ambiente e della salute dell’uomo e renderà perciò indispensabile una reciprocità secondo la quale anche i paesi extra UE dovranno attenersi alle stesse norme rigorose dell’Europa in termini di ambiente, salute e disciplinari produttivi.

La sinergia e la complementarietà con il Sud Mediterraneo saranno un importante traguardo da raggiungere nei prossimi anni ma sarà indispensabile uniformare tecniche produttive e controlli di qualità.”

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