FONTE: COLDIRETTI, CIA, CONFAGRI E COPAGRI
INTERVENTI URGENTI PER IL SETTORE ORTOFRUTTICOLO
La campagna del prodotto ortofrutticolo estivo a causa delle difficoltà
causate dall’emergenza E.coli e delle problematiche di un periodo
climatico variabile, non favorevole ai consumi, è in una situazione di
pesante crisi. Gli strumenti normativi comunitari, previsti in materia di
prevenzione e gestione delle crisi di mercato, si rilevano sempre più
limitati e incapaci di rispondere agli obiettivi per cui sono stati
concepiti, soprattutto in presenza di forti crisi di mercato. Con il
passare dei giorni la crisi di mercato, oltre che per pesche e
nettarine, si sta allargando anche ad altri prodotti come cocomeri e
meloni.
Interventi urgenti
Diventa urgentissimo un autorevole intervento del Ministero
per le politiche agricole alimentari e forestali per poter ovviare a
questa situazione ed interventi presso la GDO per:
- sottoscrivere l’accordo interprofessionale. L’accordo è saltato per il
rifiuto dei soli rappresentanti della GDO di impegnarsi a non
commercializzare prodotto di importazione con caratteristiche
qualitative inferiori a quelle per cui si impegnavano i produttori italiani.
Considerato che si è a campagna avanzata, l’Accordo dovrebbe
avere valenza per le campagne 2011 e 2012.
- regolamentare l’uso del sottocosto dei prodotti ortofrutticoli;
- regolamentare l’uso della scontistica;
- ridurre i tempi di pagamento sui prodotti deperibili.
Inoltre per affrontare la crisi di mercato si propone che il
Ministero per le politiche agricole alimentari e forestali con il
coinvolgimento delle Regioni si attivi per:
- coordinare l’attivazione da parte delle Organizzazione dei produttori
ortofrutticoli delle misure previste dall’art. 10 del Reg. 1182/2007.
Infatti, per i prodotti ritirati e distribuiti in beneficenza l’aiuto finanziario
comunitario in caso di ritiri dal mercato di ortofrutticoli, in volume non
superiore al 5% della produzione commercializzata da ciascuna OP,
è pari al 100%.
- attivazione dei ritiri di prodotto trasformato, con anticipo nazionale,
come attività preparatoria del bando per indigenti, previsto dalla
regolamentazione comunitaria, per frutta trasformata a valere sul
bilancio 2012;
- attivazione a partire dal mese di luglio di misure di ritiro
straordinarie in deroga alla OCM in analogia con lo schema di aiuti
adottato con il regolamento comunicatori E.Coli;
- subordinare gli ulteriori interventi nazionali e regionali (esempio de
minimis) al pieno espletamento di tutte le azioni previste dei piani
operativi.
Agevolare interventi sul credito:
- Prevedere la sospensione di rate e dei pagamenti dovuti
dall’impresa agricola nel 2011 e consentire la loro rateizzazione nel
medio periodo;
- Rafforzare gli interventi di credito agevolato;
- Rinnovo moratoria ABI sul settore agricolo.
Piano di ristrutturazione del settore
Premesso che il ripetersi di continue crisi nel settore ortofrutticolo, in
particolare nell’ambito delle pesce e nettarine, ha evidenziato che gli
attuali strumenti di governo del settore non sono in grado di
interrompere il trend negativo.
In particolare, si sono manifestate palesemente inefficaci le misure
relative alla programmazione, commercializzazione, promozione
favorendo prevalentemente, ancorché indirettamente, il sistema della
distribuzione, si ritiene urgente e necessario:
1. migliorare la “Strategia nazionali” di attuazione della OCM
ortofrutta, sostenendo all’interno del Piano Operativo misure
specifiche che prevedano la prevalenza delle risorse destinate
alle fasi di produzione agricola – al fine di evitare il perpetuarsi di
attività formalmente ascrivibili alla filiera agricola, oggi a
vantaggio dei soggetti del commercio e della Distribuzione
Organizzata;
2. attivare un fondo mutualistico alimentato anche con misure
specifiche del Piano Operativo sul modello “misure di
prevenzione e gestione delle crisi” da poter utilizzare in caso di
crisi;
3. sviluppare e sostenere polizze multi - rischio compatibili nei costi,
efficaci nella tutela e nelle garanzie;
4. avviare, attraverso i piani operativi e con finanziamento nazionale,
un piano di ristrutturazione del comparto, con una riconversione
varietale che privilegi gli obiettivi di vocazionalità e stagionalità, in
coerenza con l’evoluzione dei consumi, così da consentire una
presenza continuativa del prodotto per l’intera stagione, al fine di
evitare importazioni di prodotti poco qualificati che come
ampiamente verificato creano disaffezione sul consumo;
5. ristrutturare le attività commerciali, dei sistemi organizzativi
governati dagli agricoltori, per evitare conflitti e concorrenza e
attivare una maggiore trasparenza e capacità di programmazione
verso il mercato e verso la produzione;
6. rafforzare metodiche finalizzate alla trasparenza della filiera
commerciale, anche con riferimento alla data di raccolta, al
contenuto di gradi brix, e/a i costi di produzione specifici
all’agricoltore;
7. individuare modalità di confezionamento del prodotto, che
standardizzino in poche tipologie compatibili economicamente, il
contenitore del prodotto, al fine di sovvertire l’imposizione che
sino ad oggi la GDO ha voluto, scaricando propri oneri sul mondo
della produzione;
8. superare l’attuale sistema di informazione, sulle produzioni e sui
mercati e sostenere la predisposizione di un soggetto nazionale
che in trasparenza asseveri: le previsioni produttive, di mercato,
di consumo, i costi di produzione e li certifichi;
9. rivedere la normativa nazionale per sostenere la costituzioni di
OP unicamente a base agricola, in particolare in quelle aree del
Paese deficitarie di soggetti aggregati;
10. sostenere nei confronti di Bruxelles l’aumento delle indennità di
ritiro e l’aumento della quota ritirabile, con modalità che
disincentivino la pianificazione produttiva che va oltre al
necessario ritiro;
11. evitare misure di concorrenza sleale (dumping commerciale) con
particolare riferimento ai costi di manodopera, energia, mezzi
tecnici, trasporti e aiuti di Stato.
venerdì 29 luglio 2011
ORTOFRUTTA: DOCUMENTO COLDIRETTI, CIA, CONFAGRI E COPAGRI SU CRISI SETTORE
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