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venerdì 1 luglio 2011

“BATTERIO KILLER”: IN EMILIA-ROMAGNA DANNI PER 25 MILIONI DI EURO

Fonte: Coldiretti Ferrara

Coldiretti scrive all’Assessore Rabboni per finanziamenti ad ortaggi danneggiati. Richiesta per inserire il radicchio tra quelli danneggiati. Problemi per i produttori ferraresi: “se non cambia qualcosa danni per migliaia di euro anche per noi”.

Il calo dei consumi di ortaggi e frutta freschi causato dalla psicosi creata dall’allarme del batterio Escherichia Coli, si sta ripercuotendo pesantemente sull’agricoltura italiana ed emiliano romagnola in particolare.
E’ quanto afferma Coldiretti Emilia Romagna che ha scritto una lettera all’assessore regionale all’Agricoltura, Tiberio Rabboni, chiedendo di estendere i finanziamenti straordinari dell’Unione Europea anche al radicchio, lasciato fuori dall’elenco dei prodotti ammessi a finanziamento probabilmente per un errore formale, visto che si tratta di un prodotto a foglia come tutte le insalate e le bietole. Il prezzo del radicchio – informa Coldiretti – a causa dell’ingiustificato allarme è crollato rispetto allo scorso anno del 42%, esattamente come quello dei cetrioli, inizialmente sospettati di essere i portatori dell’Escherichia.
Coldiretti Emilia Romagna inoltre ha chiesto di inserire tra i prodotti che possono attingere ai contributi, anche meloni, cocomeri, fagiolini freschi e sedani, prodotti che hanno subìto il forte traino negativo dell’allarme, con un calo dei consumi attorno al 20% e conseguente crollo dei prezzi. Secondo dati Ismea – rileva Coldiretti – il prezzo dei fagiolini rispetto allo scorso anno è diminuito del 20%, quello del sedano del 25% e quello dei meloni del 30%.
“Apprezziamo la richiesta fatta da Rabboni di inserire pesche e nettarine tra le specie che possono usufruire dei finanziamenti dell’Unione europea e per questo gli chiediamo di insistere nel suo intervento per estendere il finanziamento alle altre specie in difficoltà, in particolare il radicchio di cui l’Italia è il maggior produttore mondiale. Purtroppo i produttori ortofrutticoli stanno vedendo svanire il risultato di una intera stagione con danni che per la sola Emilia Romagna si aggira attorno ai 25 milioni di euro. E’ fondamentale cercare di arrestare questa situazione generata da un allarme che vede i produttori italiani completamente estranei”.
Non mancano i problemi anche nel ferrarese, sia per le aziende di vendita diretta che hanno subito una contrazione delle vendite nei giorni “caldi” dell’allarme ma soprattutto tra le aziende specializzate nella produzione e commercio degli ortaggi a foglia, che vedono la nostra provincia ai primi posti in ambito nazionale. Non sono poche le imprese che lamentano mancate vendite anche per decine di migliaia di euro.
Le somme stanziate dalla Unione Europea ed i meccanismi di applicazione per poter fare richiesta di risarcimento non appaiono adeguate al reale danno subito dalle aziende agricole, da qui la necessità – sottolinea Coldiretti Ferrara – di sollecitare nuove più incisive misure di intervento.

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