FONTE: COLDIRETTI FERRARA
Per il presidente di Coldiretti Ferrara, Tonello, meraviglia che una Organizzazione che associa piccoli e medi operatori commerciali condanni una iniziativa che punta a fare chiarezza nei confronti della G.D.O. ed a regole che servono anche ai commercianti.
Esprime meraviglia il presidente di Coldiretti Ferrara, Mauro Tonello, di fronte agli articoli ed alle lettere a firma dei dettaglianti di ASCOM Ferrara pubblicati nei giorni scorsi, di critica alle “ronde” nei supermercati.
“Evidenziare una simile posizione significa, a nostro avviso – dice Tonello – non aver letto le argomentazioni riguardo l’iniziativa, né in particolare quello che abbiano riferito rispetto al giro nei centri commerciali ferraresi, dove abbiamo evidenziati tra l’altro prezzi tutto sommato corretti in relazione ai prodotti in vendita ed anche punti di positività nell’offerta di produzioni locali e stagionali. Dispiace che ASCOM non abbia colto le proposte di regole che abbiamo illustrato nei giorni scorsi con riferimento alla fase commerciale, ovvero regolamentazione del sottocosto per il fresco, tempi di pagamento, riconoscimento per la maggior qualità, giusto prezzo di vendita che dia occasione di remunerazione sia al produttore sia al commerciante. Ci paiono motivo di tutela anche ai piccoli e medi commercianti che proprio ad ASCOM fanno riferimento, nel momento in cui è la guerra tra le catene della grande distribuzione a colpi di sottocosto e di prodotti civetta, basata per lo più sulla possibilità di maggiormente investire in promozione e pubblicità più che su servizio e qualità, a determinare squilibri di mercato che si riflettono certamente sui produttori agricoli ma anche sul tessuto del dettaglio tradizionale. Oltre che sui consumatori, che spesso pagano le “offerte” con l’acquisto di prodotti non sempre di buona qualità o del tutto corrispondenti a quello che viene pubblicizzato”.
Quanto ai controlli invocati anche per i farmers market, siamo perfettamente d’accordo e ricordiamo che non sono previste eccezioni o trattamenti particolari per i punti vendita degli agricoltori, in quanto soggetti alle stesse regole su sanità, igiene, edilizia, pesatura, smaltimento rifiuti, ecc.
Peraltro i tentativi di accordo proprio con la parte commerciale da parte degli agricoltori, che ribadiamo di voler percorrere nonostante i tanti problemi che stiamo cercando di risolvere, vanno proprio nel senso di salvaguardare entrambe le parti interessate e di dare soddisfazione anche ai consumatori.
“Per quanto riguarda la crisi dell’ortofrutta, frutto in gran parte delle “guerre” tra catene commerciali, anche se non solo, è evidente che il sistema organizzato agricolo ha comunque grosse pecche – continua Tonello – che già avevamo evidenziato da tempo, ed oggi lo vediamo sottacere le vere cause della crisi e parlare solo di parte del problema per parte delle produzioni o di burocrazia, dimenticando che una buona parte di questa burocrazia è figlia di decisioni e regolamenti, da noi avversati, derivanti dalle varie OCM di settore e che una fetta importante delle risorse UE sono spese proprio per far fronte a queste norme da loro stessi volute.
Auspichiamo che questa ultima crisi sia l’occasione per il sistema organizzato delle OP, delle Unioni, delle cooperative, dei consorzi, per iniziare davvero ad occuparsi della produzione, del mercato, della vendita, senza dimenticare i veri interessi dei produttori che per noi devono venire prima degli interessi, pur legittimi, delle strutture organizzate.”
lunedì 25 luglio 2011
COLDIRETTI: MERAVIGLIATI DA REAZIONE ASCOM ALLE RONDE GIALLE. “SERVONO ANCHE A LORO”
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