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martedì 2 novembre 2010

L'assessore Rabboni eletto presidente di Arepo, l'associazione delle Regioni europee per i prodotti di origine controllata

FONTE: REGIONE EMILIA - ROMAGNA

E' il riconoscimento dell'impegno con cui l'Emilia-Romagna promuove le produzioni di qualità

E' Tiberio Rabboni, assessore regionale all'Agricoltura dell'Emilia-Romagna, il nuovo presidente di Arepo, l'associazione che riunisce le Regioni europee impegnate nella valorizzazione dei prodotti Dop e Igp.

Rabboni è stato eletto oggi a Bruxelles e rimarrà in carica tre anni. “Quest' incarico – ha detto – è un riconoscimento dell'impegno con cui questa Regione - non da oggi - lavora per promuovere le produzioni di qualità, il biologico, la biodiversità. Lo ricevo con soddisfazione, ma anche con senso di responsabilità perché siamo alla vigilia di importanti appuntamenti”.
Due in particolare le scadenze più immediate rispetto alle quali le Regioni riunite in Arepo presenteranno le loro proposte: il 17 novembre la Commissione agricoltura illustrerà la prima indicazione di riforma della Pac, la Politica agricola comune, mentre l'8 dicembre verranno presentate le proposte dell'Europa per la riforma delle politiche per la qualità dei prodotti agricoli.

Subito dopo – il 25 gennaio 2011 – è già stato fissato il primo incontro tra Rabboni, il Commissario europeo all'agricoltura Dragan Ciolos e il presidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo Paolo De Castro.

Arepo riunisce ben 30 regioni europee che rappresentano 356 prodotti Dop e Igp. Di questi 211 sono italiani e 33 emiliano-romagnoli.

“Questi prodotti – ha sottolineato Rabboni – costituiscono il biglietto da visita dell'agricoltura europea nel mondo, l'espressione di tradizioni agroalimentari che vanno sostenute e valorizzate, specialmente oggi, di fronte al dilagare delle contraffazioni alimentari, alla crescente concorrenza globale, allo strapotere delle grandi catene di distribuzione organizzata. Non solo per motivi economici, ma anche per difendere un patrimonio che è innanzitutto culturale”.

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