Fonte: Enoteca Regionale Emilia - Romagna
Si produrrà dal 20 al 40% in meno rispetto allo scorso anno, ma le uve sono sane. Il Trebbiano è il vitigno che più ha sofferto questa estate torrida.
Dopo le piogge che hanno dato un po’ di sollievo ai vigneti affaticati da un’estate da record continua la vendemmia in territorio ferrarese. L’escursione giorno-notte ha alleviato le sofferenze delle viti, che hanno dimostrato la loro adattabilità alle condizioni estreme dell’estate dei sette anticicloni, che in tutta la regione hanno determinato da un lato un anticipo, dall’altro una forte eterogeneità nella maturazione delle uve.
Il 2012 sarà ricordato per l’intera Emilia Romagna come la più scarsa degli ultimi 50 anni dopo la 2003. “La vendemmia 2012 sconta il gelo dell’inverno passato e la siccità dei mesi appena trascorsi, ma rientra anche in un trend più generale,” Commenta Gian Alfonso Roda, Presidente di Enoteca Regionale Emilia Romagna. In tutta Italia dal 1996 al 2011 la produzione è andata calando anche in seguito agli incentivi per l’estirpazione dei vigneti: in alcune regioni il dato attuale è vicino alla metà di quello di 15 anni fa. In questo periodo la produzione emiliano romagnola è diminuita del 18% ma nello stesso tempo ha guadagnato una quota del 14% sul totale Italia superando la Sicilia e posizionandosi al secondo posto per produzione dopo il Veneto. Per il 2012, la produzione si può stimare intorno ai 6.130.000 hl, con un -5% sul 2011 risultante da consistenti perdite di prodotto in alcune aree dell’Emilia e dalla prevista sostanziale stabilità della produzione romagnola.”
Dal punto di vista qualitativo se ovunque la siccità ha pressoché azzerato il problema dei parassiti e delle muffe risultando in uve sane e con una forte concentrazione zuccherina, a fare la differenza è stata la possibilità di intervenire con adeguate irrigazioni di soccorso. Ove queste sono state possibili i vigneti non presentano segni di stress idrico, mentre quelli gestiti senza questo tipo di accorgimenti, particolarmente in collina, presentano, oltre al decremento quantitativo, anche un’incognita sulla qualità, rispecchiando una più generale difficoltà che interessa tutto il vigneto nazionale.
Il Presidente del Consorzio Tutela Vini DOC Bosco Eliceo Sante Baldini è ottimista circa i risultati della vendemmia in territorio ferrarese, pur confermando una significativa riduzione nelle quantità raccolte: “Siamo ormai a metà della vendemmia, che presenta cali quantitativi che oscillano tra il 20 e il 40% a seconda delle varietà, ma i livelli fenolici, di ph e la gradazione zuccherina sono generalmente buoni. Il vitigno che più ha sofferto la siccità e il caldo nella nostra zona è stato il Trebbiano. La vendemmia è iniziata il 20 agosto con le uve Sauvignon e ad oggi quasi tutto il Merlot è ormai in cantina. Il Fortana si comincerà a raccogliere tra una settimana circa: dalle ultime analisi effettuate le prospettive qualitative per questo vitigno sono incoraggianti, anche se per fare previsioni precise sul risultato nel bicchiere bisognerà aspettare che tutta l’uva sia in cantina.”
venerdì 14 settembre 2012
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