FONTE: CONFAGRICOLTURA
“Il vero problema per il settore del grano duro è la volatilità che condiziona le produzioni. L’altalena dei prezzi ha impedito di programmare sul lungo periodo”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Mario Guidi, intervenendo a Bologna al convegno di Italmopa alla manifestazione fieristica “Pastatrend”. Ed ha fatto un esempio: “Abbiamo avuto un anno con il grano a 150 euro a tonnellata. Troppo basso e quindi molti cerealicoltori hanno abbandonato e così sono andati in fumo 300 mila ettari dedicati a questa coltivazione. L’anno successivo, 300 euro a tonnellata ma intanto quei 300 mila ettari non c’erano più. Se per due anni il prezzo fosse stato stabile a 225 euro, non li avremmo persi».
Il presidente di Confagricoltura ha quindi ricordato l’importanza del grano duro, di cui i produttori italiani detengono la leadership produttiva su scala mondiale, e l’esigenza di rafforzare le filiere - con rapporti trasparenti - per un comune obiettivo: quello di rilanciare un prodotto come la pasta, made in Italy per eccellenza, che è conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo.
“Da Bruxelles e dalla politica agricola comune rinnovata dopo il 2013 – ha proseguito Mario Guidi - ci attendiamo la difesa dell’autoapprovvigionamento nazionale. L’industria non può strutturalmente dipendere per oltre il 50% dalle importazioni”.
Il presidente di Confagricoltura ha poi concluso: “L’obiettivo da parte agricola dovrà essere quello di affrontare ed orientare la produzione sugli standard qualitativi richiesti dall’industria. I contratti quadro di coltivazione rappresentano la via maestra per fare filiera, in quanto instaurano rapporti continuativi tra produttori e utilizzatori”.
lunedì 4 aprile 2011
IL PRESIDENTE DI CONFAGRICOLTURA MARIO GUIDI: «PER LA FILIERA DEL GRANO IL VERO PROBLEMA E’ L’ALTALENA DEI PREZZI»
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