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mercoledì 20 aprile 2011

AI PRODUTTORI DI RISO VANNO GARANTITE STABILITA' E CERTEZZE

Fonte: Confagricoltura Ferrara

Le quotazioni del riso sono cresciute nell'ultimo semestre, veniamo però da una campagna sfavorevole. Insomma il settore è ancora in cerca di stabilità e certezze e non dobbiamo abbassare la guardia" - afferma il Presidente di Confagricoltura, Mario Guidi - ricordando come, in risposta alle sollecitazioni dell'industria risiera per una maggiore disponibilità di riso da esportare, i produttori, per tre anni consecutivi, abbiano incrementato le superfici coltivate (con un aumento del 10% nel triennio 2006-2009) e le rese unitarie, raggiungendo una produzione di risone di oltre 1,6 milioni di tonnellate (+ 17%)".
Relativamente alla Provincia di Ferrara, la superficie investita è passata dai 6.231 ettari del 2006 ai circa 8.180 ettari del 2010, con un incremento del 31% circa, per una produzione di risone aumentata nel quadriennio di riferimento di circa il 27%, pari a circa 473.730 quintali raccolti nel 2010, per una produzione media di circa63,98 q.li/Ha.
Cosa sia avvenuto il presidente di Confagricoltura lo spiega così: "Alla maggiore disponibilità di prodotto non ha fatto seguito un pari aumento delle esportazioni e, pertanto, il prezzo medio di mercato dei risoni, tra il 2009 ed il 2010, è diminuito di oltre il 40%, tornando sui livelli di 5 anni prima. Ora le cose stanno andando meglio ma non ci sono certezze, cosa che non fa bene ai produttori, che devono programmare gli investimenti nel medio e lungo periodo".
Nel panorama nazionale è evidente il ruolo importante dell' Ente Risi per il rilancio della ricerca diretta ad ottenere varietà più performanti, sia in termini di qualità, che di caratteristiche richieste dal mercato.
"Per rilanciare la risicoltura nazionale - conclude Mario Guidi - servono rapporti chiari e costruttivi con l'industria alimentare, programmazione e certezze dei redditi per le imprese agricole. Serve anche aggregazione del prodotto, perché a interlocutori industriali forti deve rispondere un'agricoltura associata e organizzata, che abbia peso contrattuale".
"In questo ambito - aggiunge Nicola Gherardi, Presidente di Confagricoltura Ferrara - s'inserisce quanto fatto proprio a Ferrara dove tra Ferrara e Rovigo i risicoltori hanno dato vita all'unità d'intenti di un forte gruppo interprovinciale costituendo l'Associazione dei Risicoltori del Delta del Po, presieduta oggi da Eugenio Bolognesi, Presidente della Sezione di Prodotto Riso di Confagricoltura Emilia Romagna e Ferrara, che raggruppa circa l'80 per cento delle superfici coltivate costituite da ben 9.000 ettari dedicati oggi alla produzione di riso Carnaroli, Arborio, Volano e Baldo, appartenenti prevalentemente al tipo Superfino della varietà "Japonica" e già iscritti nell'elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali. Risicoltori che oggi possono fregiare la propria produzione con il titolo di Indicazione Geografica Protetta. Conquistato l'IGP, ora l'Associazione si sta attivando per costituire un Consorzio di tutela del marchio stesso ed un'Associazione di Produttori per avviare un costruttivo dialogo con la piccola e grande distribuzione".

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