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giovedì 30 maggio 2013

VENERDÌ 31 MAGGIO ARRIVA A FERRARA IL PROGETTO VENTO, UNA CICLOVIA LUNGO IL PO DA TORINO A VENEZIA. APPUNTAMENTO ALLE 21 IN PIAZZA MUNICIPALE

Fonte: Ufficio Stampa Provincia di Ferrara

Vento è un progetto di ricerca realizzato da Paolo Pileri, docente del Politecnico di Milano, e dai suoi collaboratori, grazie ad un finanziamento della Fondazione Cariplo di 30mila euro. L'idea guida è stata come realizzare una ciclovia lungo gli argini di destra e di sinistra del Po. Un'idea non nuova, ma innovativa nel modo in cui è stata realizzata rispetto ai progetti finora sostenuti senza esito positivo, da singole associazioni e da governi regionali. Unire Torino e Venezia pedalando lungo il Po, toccando innumerevoli luoghi, piccoli e grandi, e collegando Milano al Po. Vento collega tre grandi città del Nord e molti centri piccoli e medi come Ferrara, Mantova, Cremona, Boretto, Bondeno, valorizzando 615 chilometri di autostrada del paesaggio. Il progetto è partito da Torino il 25 maggio scorso e arriverà a Venezia il 2 giugno, Festa della Repubblica, dopo 13 tappe lungo il percorso. Una di queste è Ferrara, venerdì 31 maggio. Il Master EcoPolis, su richiesta del Politecnico, si è assunto il compito di organizzare la tappa estense. Grazie al supporto del Comune, della Provincia, di Uisp Ferrara e del parlamentare ferrarese Alessandro Bratti, venerdì sera alle 21 in Piazza Municipale, i gruppi EcoPolis e del Politecnico, che giungerà da Boretto in bici attorno alle 19.30, illustreranno brevemente il progetto per poi parlarne con l'assessore comunale all’Ambiente, Rossella Zadro, l'assessore provinciale al Turismo, Davide Bellotti, ed Alessandro Bratti, che ha promosso l'intergruppo della Camera dei Deputati per sostenere Vento e la ciclovia del Po. ”La nostra – dice il prof. Gianfranco Franz dell’Università di Ferrara - è l'unica Provincia ad aver completato la Destra Po, il Comune ha realizzato punti di sosta e rifornimento, come a Francolino, ma la Destra Po non riuscirà mai a portarci i ciclo-turisti tedeschi se le altre Regioni e Province del Nord non realizzeranno le loro opere sugli argini del Po. Per questo si parlerà di governo, governance, turismo e paesaggio”. ”Si auspica – prosegue - una larga partecipazione di cittadini e ciclisti ferraresi, per sostenere il nostro ambiente, il nostro sistema turistico e il nostro Fiume. L'università il suo compito lo ha fatto, con 31.500 euro e tanto entusiasmo. Le nostre amministrazioni anche. Ma adesso bisogna far diventare la ciclovia del Po un grande progetto infrastrutturale per lo sviluppo di un pezzo strategico del Paese”.

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