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giovedì 2 maggio 2013

COLDIRETTI: ACCOLTA RICHIESTA COLDIRETTI PER AUTORIZZARE L’USO D’EMERGENZA DEL PROPANIL PER IL DISERBO DEL RISO PER L’ANNO 2013

Fonte: Coldiretti Ferrara  

Con decreto del 29 aprile 2013 il ministero della salute ha dato parere positivo, evitando potenziali problemi alla risicultura italiana.

Il Ministero della Salute ha emanato, con parere positivo del Ministero dell’Ambiente e del Ministero delle Politiche Agricole, il decreto 29 aprile che autorizza l’uso d’emergenza del Propanil per il riso dal 29 aprile fino al 27 agosto 2013. Coldiretti esprime grande soddisfazione per aver ottenuto questo provvedimento importantissimo per la risicoltura italiana che consente di combattere i fenomeni di resistenza alle malerbe. Propanil, infatti, é un erbicida da decenni ampiamente impiegato in risaia per i trattamenti di post-emergenza, da solo o in miscela con altre molecole (ad es. solfoniluree, MCPA o Triclopyr). Esso svolge da solo un ruolo fondamentale nel contenimento dei giavoni, infestanti tra le più dannose per la coltura, mentre in miscela con altri erbicidi permette il controllo delle popolazioni d’infestanti Ciperacee ed Alismatacee resistenti ai principi attivi con meccanismo di azione di inibizione dell’enzima ALS (aceto-lattato-sintetasi) i quali oggi compongono la quasi totalità degli erbicidi rimasti impiegabili in risaia. Il Propanil, inoltre, è in corso di registrazione per essere definitivamente reimmesso in commercio. L’iter comunitario di approvazione dovrebbe concludersi nel 2014. Il mancato uso di questa molecola in risaia nel corso dell’attuale campagna agraria avrebbe comportato un rischio agronomico ed economico molto elevato per la risicoltura italiana. Secondo Coldiretti, una stima conservativa derivante delle perdite dirette derivanti dall'eventuale impossibilità di impiego del Propanil su almeno 1/3 della superficie (circa 80.000 ha, calcolo approssimativo delle superfici con presenza di popolazioni ALS-resistenti) per il controllo di malerbe resistenti si aggira intorno al 20 per cento della produzione su quella superficie e, quindi, intorno al 6-7 per cento della produzione totale. E’ evidente che tali valori sono riferibili al solo primo anno di mancato utilizzo, mentre gli anni successivi la perdita produttiva dovuta a tali infestazioni sarebbe molto più marcata, in seguito all'incremento esponenziale di semi resistenti nelle risaie e alla crescente competizione negativa delle malerbe non controllate nei confrontidelle coltivazioni di riso. I benefici derivanti dal mantenimento delle risaie dovute all’uso del Propanil sono anche sul piano ambientale. Una condizione di non sostenibilità agronomica ed economica della risaia legata alla mancata disponibilità del principio attivo Propanile avrebbe determinato una diminuzione degli investimenti a riso da parte degli agricoltori con l'incremento dell'impiego di sistemi agricoli come mais, soia, frumento, prati, pioppi, ecc. estremamente diversi dalle risaie dal punto di vista della biodiversità animale e vegetale che li caratterizza, con il rischio anche di graduale scomparsa di specie faticosamente mantenute e protette negli ultimi anni. Coldiretti esprime, in conclusione, un grande apprezzamento per il lavoro compiuto dai Ministeri della Salute, dell’Ambiente e delle Politiche agricole e dagli esperti della Commissione consultiva dei prodotti fitosanitari che hanno tenuto in considerazione l’alto valore socio-economico della cultura del riso e del suo profondo legame con il territorio essendo questo principio attivoritenuto essenziale ed insostituibile dalle locali comunità di agricoltori.

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