Fonte: Confagricoltura
Il dibattito politico di questi giorni sull'Imu e sulla sua pesante incidenza sui bilanci economici delle imprese agricole confermano il grido di allarme che la Confagricoltura aveva lanciato sin dai primi giorni dell'entrata in vigore della nuova imposta.
In attesa della diffusione dei dati ufficiali sul gettito definitivo del tributo, Confagricoltura richiama il Governo sul rispetto degli impegni presi per la restituzione agli agricoltori dell'Imu pagata in più rispetto alle previsioni, previsto in un apposita norma di legge (art. 13, c. 8, del D.L. n. 201/2011) che recita testualmente: "Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, da emanare entro il 10 dicembre 2012, si provvede, sulla base dell'andamento del gettito.... alla modifica dell'aliquota da applicare ai medesimi fabbricati e ai terreni in modo da garantire che il gettito complessivo non superi per l'anno 2012 l’ammontare previsto dal ministero dell' Economia e delle Finanze rispettivamente per i fabbricati rurali ad uso strumentale e per i terreni".
“I fatti dimostrano - conclude Confagricoltura - che va fatta chiarezza sulla stortura di un tributo che colpisce due volte i beni produttivi agricoli, prima come terreni e poi come fabbricati strumentali all'esercizio delle attività agricole e, di conseguenza, chiediamo al nuovo Governo, in primis, l'immediata cancellazione dell'Imu sui fabbricati strumentali”.
martedì 5 febbraio 2013
IMU, CONFAGRICOLTURA: “L’IMPOSTA COLPISCE DUE VOLTE I BENI AGRICOLI. CHIEDIAMO AL NUOVO GOVERNO LA SUA SOPPRESSIONE PER I FABBRICATI STRUMENTALI”
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