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sabato 2 febbraio 2013

FORUM ANGA, LE CONCLUSIONI DEL PRESIDENTE DI CONFAGRICOLTURA MARIO GUIDI: “LA RICETTA DEL FUTURO E' FATTA DI GIOVANI FORZE POSITIVE, AGGREGAZIONI E RETI D'IMPRESA”

Fonte: Confagricoltura

“I giovani sono la forza del Paese, il vero motore della ripresa. Un 'patrimonio' che non si può vanificare come sta accadendo attualmente. Investire su di loro dovrebbe essere la regola, così come sarebbe logico creare condizioni adatte allo sviluppo delle imprese, ma così non è”. Lo ha detto oggi a Napoli il presidente di Confagricoltura, Mario Guidi, concludendo i lavori del XV Convegno Quadri e del II Forum dell'Anga, l'Organizzazione dei giovani agricoltori. “La politica, il Parlamento ed il Governo che si insedieranno, hanno il dovere di dare risposte alle priorità - ha proseguito il presidente di Confagricoltura - Il mondo recentemente ha subito diversi choc, in primis, quello finanziario. Vanno ora ridisegnate completamente le regole del gioco, riscrivendo l'intero sistema e ponendo al centro la ‘terra’, in termini di sostenibilità ambientale ed economica. Il settore ha grandi potenzialità di cui, però, si è ancora poco consapevoli. Occorre analizzare i fattori di vantaggio dei nostri territori, riuscendo ad utilizzarli al meglio”. Per il presidente di Confagricoltura “i giovani hanno confermato, in qualche modo, la necessità che la piramide venga rovesciata perché chi ha idee non ha risorse e chi ha mezzi non si vuole più mettere in gioco”. “In un mondo dove tutto è connesso, chi è fuori non conta - ha aggiunto Guidi -. Per crescere l'agricoltura ha bisogno, ad esempio, della banda larga, occorre anche uscire dalla dimensione esclusivamente di settore, superandola per ricostituire un sistema delle conoscenze”. Il presidente di Confagricoltura si è soffermato infine sulle opportunità delle reti d'impresa ed ha evidenziato l'importanza di aver costituito ‘Agrinsieme’ (il coordinamento di larga parte del mondo agricolo organizzato). "Per noi imprenditori agricoli che gestiamo la terra è una grande occasione - ha concluso - Ci siamo resi conto che per avere un ambiente favorevole dobbiamo essere capaci di costruircelo direttamente; non vogliamo aspettare che altri facciano ciò che ci serve, ma ci siamo rimboccati le maniche".

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