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venerdì 12 marzo 2010

NEVE E RIALZO TERMICO

E' PREALLARME IDRAULICO IN EMILIA ROMAGNA
IL RENO E’ IN PIENA DA DUE MESI. SFIORATA L’ALLUVIONE NELLA BASSA BOLOGNESE

FONTE: ANBI

"Siamo in preallarme dopo la nevicata record. Ci stiamo attivando per smaltire le acque dalcomprensorio e scongiurare il rischio di allagamenti in pianura". Lo rende noto il Consorzio di bonifica dell'Emilia Centrale dopo l’eccezionale evento meteorologico che, sulle vette di crinale, ha fatto cadere fino a 3 metri di neve, raggiungendo i 70/90 centimetri nel medio Appennino e i 40/60 centimetri in collina e pianura.Ciò che preoccupa non è solo la tanta neve caduta, ma il rialzo termico previsto in queste ore. Sono previsti 5/6 gradi di temperatura massima, 2/3 gradi per la minima e addirittura punte di 11 gradi nel week end. E' come se ci fosse un enorme serbatoio d'acqua, che incombe sulla pianura e di cui bisogna costantemente monitorare il fluire verso i fiumi Enza, Crostolo, Secchia e, quindi, nel Po. Gli alvei, infatti, potrebbero non riuscire a ricevere tutta l’acqua in arrivo. Nel bacino scolante tra Enza e Secchia, esteso per circa 130.000 ettari, è stato calcolato un accumulo di circa 50 milioni di metri cubi d'acqua; a ciò si deve aggiungere la neve di montagna, caduta almeno in quantità doppia su un comprensorio molto più esteso. Le stime sono derivate da un calcolo sulla neve caduta nelle diverse fascealtimetriche e sulla sua consistenza: la neve caduta equivale a 38 millimetri pioggiadiffusi su tutto il comprensorio.Sono settimane di gran lavoro anche per le squadre del Consorzio di bonifica Renana nella bassa pianura a nord di Bologna. Sono, infatti, oltre due mesi che le pompe idrovore lavorano a pieno ritmo per contrastare la piena permanente del fiume Reno, quasi mai sceso a livelli tali da consentire il defluire naturale delle acque. Grande attività, quindi, dovuta ad un inverno molto piovoso; nelle scorse ore, però, si è registrato un grave rischio piena: infatti le abbondanti nevicate avevano messo fuori uso la linea elettrica, che alimenta gli impianti idrovori di Saiarino e Vallesanta, vale a dire le macchine idrauliche che, pompando acqua nel Reno giorno e notte, mettono in sicurezza idraulica gran parte dei comuni di pianura. Il pronto intervento dell’ente di bonifica ha attivato i generatori consortili, riuscendo a far funzionare almeno 2 delle 4 pompe sempre attive da dicembre. In 12 ore, oltre 500.000 metri cubi d’acqua sono stati “sgravati” da una rete idrologica già al limite della capacità. Solo in serata l’Enel ha riattivato tralicci e fornitura elettrica; ancora una volta si può parlare di scampato pericolo di allagamento per gli abitati della bassa pianura bolognese. Anche qui la preoccupazione si sposta ora alle prossime ore: il previsto aumento delle temperature provocherà lo scioglimento delle nevi appenniniche cadute copiose in questi giorni, incrementando notevolmente le portate di piena primaverili in una rete idrologica già al limite della sua capacità massima.

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