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lunedì 15 marzo 2010

Corte Ue verso “no” alla Monsanto sul mangime ogm

FONTE: http://it.greenplanet.net

Tutela brevettuale della sequenza dna, ma non per i derivati "in cui l'informazione genetica non svolge più le funzioni descritte nel brevetto". Le conclusioni dell'Avvocatura. Le conclusioni dell'Avvocato generale emesse a Lussemburgo, dovrebbero indirizzare in modo chiaro la sentenza che riguarda il ricorso relativo alla soia transgenica 'Roundup ready' (Rr), che non è coltivata nell'Ue. I giudici comunitari dovranno determinare se il tratto di Dna modificato e brevettato dalla Monsanto debba essere tutelato in quanto tale, come composto chimico, anche quando è presente non più integro all'interno di prodotti che risultano dalla trasformazione dell'organismo biologico (le piante di soia).
Nelle sue conclusioni, l'Avvocato generale, Paolo Mengozzi, suggerisce alla Corte di stabilire che il brevetto relativo a una sequenza genetica è tutelato nella misura in cui il tratto di Dna modificato svolge effettivamente le funzioni descritte nel brevetto stesso. La protezione giuridica sarebbe assicurata, nel caso specifico in esame, solo per le piante e i semi della soia Rr; non si applicherebbe, invece, alle farine, agli oli o alla lecitina di soia, in cui il Dna modificato non è più in grado di svolgere la funzione per cui è stato brevettato.
L'Avvocato generale ricorda che la direttiva Ue sulle invenzioni biotecnologiche permette di distinguere tra la 'scoperta' (ossia la semplice individuazione di una sequenza genetica senza che ne sia indicata una funzione), che da sola non è brevettabile, e l'"invenzione" (ossia la scoperta corredata dell'indicazione della funzione), che invece lo è.
Tutelare la sequenza genetica sempre e in ogni situazione, spiega l'Avvocato significherebbe riconoscere il brevetto per funzioni non indicate e ancora ignote, ciò che equivarrebbe a consentire la brevettabilità di una semplice scoperta. Inoltre, si assoggetterebbe un numero imprecisato di prodotti derivati al controllo di chi ha brevettato la sequenza genetica della pianta ogm, dal momento che non è possibile sapere fino a quale punto della catena alimentare e dei prodotti derivati possano essere ancora riconoscibili tracce del Dna modificato.

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