Fonte: Confagricoltura Ferrara
“Il fatto che la Legge di Stabilità non preveda nuovi tagli, ma, come fa sapere la Presidenza del Consiglio ‘una redistribuzione di risorse di bilancio’ non può certo soddisfare un settore provato dalla crisi e dimenticato dal governo nella concessione di incentivi fiscali, come quelli attribuiti all’industria e al commercio. Tanto più che la blindatura con il già annunciato ricorso alla fiducia, non renderà possibili successive correzioni”. Così Nicola Gherardi, Presidente di Confagricoltura Ferrara commenta l’approvazione della Finanziaria avvenuta ieri in Consiglio dei ministri.
“Condividiamo – prosegue il Presidente degli imprenditori agricoli ferraresi – l’allarmata affermazione del Ministro delle Politiche agricole, Giancarlo Galan, che ha definito ‘tragedia’ il nulla concesso all’agricoltura, un settore che si è dimostrato in grado di contribuire al raffreddamento dell’inflazione e a frenare l’emorragia dell’occupazione, nonostante il salatissimo prezzo in termini di reddito che gli imprenditori hanno dovuto pagare”.
Confagricoltura Ferrara ricorda di aver posto attraverso la sede nazionale con fermezza le sue richieste, quali fiscalizzazione degli oneri sociali, fondi per il comparto bieticolo saccarifero, fondo di solidarietà nazionale e agevolazioni per il gasolio agricolo, supportandole con le manifestazioni a Roma ed a Cremona , ma il governo non ha ritenuto opportuno trovare alcuna risorsa, mentre ha deciso la proroga delle sanzioni per lo sforamento delle quote latte in favore di pochi allevatori, ripetutamente recidivi nella loro irregolarità.
“La nostra Organizzazione – conclude Nicola Gerardi – sta seguendo con molta attenzione ed apprezzamento l’azione del Ministro Galan sia all’interno del governo sia con gli altri ministri dei Paesi della UE per definire una politica agricola comune che salvaguardi il reddito degli agricoltori e lo protegga dalla volatilità dei prezzi e che possa avere a disposizione risorse nel bilancio Ue adeguate alle esigenze. Questo in relazione bilancio dell’Unione. Da parte nostra non possiamo che ribadire che la Pac va rafforzata e non smantellata; va “europeizzata” e non nazionalizzata; gli agricoltori devono essere messi in condizione di competere ma allo stesso tempo di operare nell’interesse dei consumatori europei, avendo elevati costi su qualità, salubrità, benessere degli animali. In tale ottica è fondamentale la reciprocità, cioè l’assoggettamento dei prodotti importati alle stesse regole applicate in Europa”.
venerdì 15 ottobre 2010
FINANZIARIA: IL SETTORE AGRICOLO A MANI VUOTE
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