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giovedì 17 giugno 2010

Programma regionale di sviluppo rurale: passa dal 20 al 50% la quota di contributo che potrà essere chiesta come anticipo.

FONTE: REGIONE EMILIA - ROMAGNA

Bologna - Passa dal 20 al 50% la quota di contributi che i beneficiari delle misure di investimento previste dal Programma di Sviluppo rurale 2007 – 2013 della Regione Emilia – Romagna potranno chiedere come anticipo. Ciò significa che potranno contare da subito su un plafond di risorse pari a quasi 15 milioni di euro. La novità, che interessa i titolari di un provvedimento di concessione emesso negli anni 2009 e 2010, principalmente relativamente all’asse 1 e all’asse 3 del PSR, arriva dall’Unione europea come misura per contrastare le difficoltà derivanti dalla crisi economica. “Questa possibilità – spiega l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni – è particolarmente vantaggiosa per gli imprenditori. La liquidazione complessiva del contributo pubblico avviene a fine dei lavori; poter disporre di un ulteriore anticipo sulla parte di risorse a fondo perduto riduce l’esigenza di ricorrere al credito bancario per coprire la quota di capitale privato necessario all’esecuzione degli investimenti previsti. Per questi motivi invitiamo tutti i beneficiari ad utilizzare questa importante opportunità”.
Questa modalità di pagamento può essere utilizzata anche dagli imprenditori che non hanno ritenuto opportuno avvalersene al momento della presentazione della domanda di aiuto, seguendo la procedura approvata da Agrea. Le garanzie fidejussorie, necessarie per ottenere l’anticipo, possono essere accese a costi contenuti utilizzando la convenzione denominata “Investiagricoltura“, stipulata tra la Regione Emilia – Romagna e i principali Istituti bancari operanti in regione.

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