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venerdì 4 giugno 2010

MANOVRA ECONOMICA: DAL GOVERNO UN FRENO ALLO SVILUPPO DELLE ENERGIE RINNOVABILI

Fonte: Confagricoltura Ferrara

Il Gestore dei Servizi energetici non sarà più obbligato a riacquistare i “certificati verdi” in eccesso. Lo stabilisce il decreto legge 78/10 contenente misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica che, con l’articolo 45, elimina i meccanismi di regolazione del mercato di questi titoli, introdotti recentemente, che ne hanno consentito la stabilizzazione del prezzo, evitando dannose speculazioni.
Confagricoltura Ferrara, non nasconde la propria preoccupazione per una misura che provocherà certamente il blocco di nuovi investimenti e ingenti problemi economici agli impianti in produzione, con particolare riferimento a quelli a biomasse e biogas già in esercizio alla data del 31 dicembre 2007.
“Si tratta di una modifica del sistema legislativo - commenta il Presidente Nicola Gherardi - decisamente in controtendenza rispetto all’obiettivo per l’Italia di utilizzare, al 2020, almeno il 17% di energia da fonti rinnovabili”.
Una decisione, che viene peraltro, presa nel momento in cui l’Italia si accinge a presentare a Bruxelles il piano di azione nazionale sulle rinnovabili, in cui saranno indicati gli strumenti e le misure per raggiungere questo obiettivo.
“Ancora una volta - continua il Presidente degli imprenditori agricoli ferraresi - nel settore delle rinnovabili si agisce in modo incoerente: da una parte il Parlamento approva la legge comunitaria 2009, delegando il Governo a recepire entro fine anno la Direttiva Comunitaria 2009/28/CE sulle rinnovabili prevedendo l’adeguamento, il riordino ed il potenziamento del sistema di incentivazione, soprattutto in riferimento alle biomasse ed al biogas; dall’altra viene smontato uno strumento indispensabile per lo sviluppo delle agroenergie, per la tutela dell’ambiente e per la crescita dell’occupazione.”
“Questo cambio di prospettive deciso dal Governo potrebbe mettere in discussione l’impegno che gli imprenditori agricoli ferraresi stanno manifestando sul versante delle agroenergie. Il già difficile iter autorizzativo che le aziende ferraresi stanno riscontrando nella presentazione dei progetti di biogas da biomasse per impianti fino ad 1 Megawatt per la produzione e vendita di energia – conclude Nicola Gherardi – potrebbe complicarsi ulteriormente. Attualmente sono otto gli impianti in fase di studio o realizzazione che interessano la provincia di Ferrara, ubicati nei Comuni di Copparo, Ferrara, Massafiscaglia, Migliarino, Migliaro ed Ostellato, per complessivi 3.500 ettari circa, con investimenti a colture dedicate quali mais e sorgo”.

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