Fonte: Confagricoltura
A settembre si respirava una lieve brezza di fiducia tra le industrie agroalimentari (il clima, seppure ancora negativo - pari a -4,2 nel terzo trimestre dell’anno - risultava in crescita di 2,6 punti sul valore del trimestre precedente, in base alle rilevazioni Ismea). In attesa del nuovo sondaggio, arriva la doccia fredda del peggioramento della fiducia dei consumatori, sulle opportunità attuali e sulle possibilità future, acuite dall’aumento dell’Iva e della tassazione, e da una percezione di diffusa instabilità politica. Lo sottolinea Confagricoltura in relazione alle analisi dell’Istat sul sentiment dei consumatori ad ottobre.
Resta da comprendere il sentimento delle imprese agricole nazionali che – nonostante una tassazione sempre più alta ed un reddito sempre più basso - stanno sensibilmente accentuando il processo di integrazione e di internazionalizzazione per compensare, con l’export, la flessione del mercato nazionale agroalimentare (testimoniata d’altronde dalla sfiducia dei consumatori).
“Come imprenditori non possiamo permetterci di essere sfiduciati – commenta il presidente di Confagricoltura Mario Guidi – ma la legge di stabilità dovrà prevedere oneri sopportabili per le imprese agricole, tenuto conto del generale quadro di difficoltà economiche in cui versa il comparto. Serviranno poi adeguate politiche di sviluppo che, fino ad oggi, sono mancate; ed un maggiore impulso per ricerca, sviluppo, innovazione e internazionalizzazione”.
giovedì 24 ottobre 2013
CRISI, CONFAGRICOLTURA: “NEL CLIMA DI SFIDUCIA DEI CONSUMATORI SI ALLONTANA LA RIPRESA”
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