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venerdì 28 gennaio 2011

IL COPA-COGECA EVIDENZIA LA NECESSITÀ DI UNA PAC DINAMICA PER RISPONDERE ALLA DOMANDA ALIMENTARE CRESCENTE IN OCCASIONE DI UN'AUDIZIONE ALL'UE

Fonte: Copa - Cogeca


Di fronte all'estrema volatilità dei mercati e alla domanda alimentare crescente, i dirigenti agricoli dell'UE hanno sottolineato oggi, in occasione di un'audizione, la necessità di disporre di una politica agricola comune dinamica, che mantenga la capacità di produzione e la posizione competitiva degli agricoltori europei.
Intervenendo all'audizione al Parlamento europeo, Padraig Walshe, Presidente del Copa, ha dichiarato: "Il mercato non è mai stato così volatile. Allo stesso tempo, la domanda alimentare mondiale dovrebbe però più che raddoppiare entro il 2050. È quindi essenziale una PAC forte, incentrata sul rafforzamento del ruolo economico degli agricoltori che consiste nel fornire prodotti alimentari e servizi. I pagamenti diretti per gli agricoltori attivi e le misure destinate alla gestione del mercato sono di primaria importanza per assicurare la stabilità ai 13,4 milioni
di agricoltori e ai 500 milioni di consumatori dell'UE".
Ha poi aggiunto: "È anche indispensabile la politica comunitaria di sviluppo rurale per mantenere i 28 milioni di posti di lavoro nelle zone rurali. Tuttavia, riteniamo che occorra aggiungere una quarta priorità alla politica rurale, vale a dire la promozione di imprese agricole e di organizzazioni di produttori più competitive e più redditizie che percepiscano maggiori introiti dal mercato. Sono essenziali anche i pagamenti destinati alle zone svantaggiate al fine di mantenere l'occupazione nelle aree rurali ed è indispensabile che rimangano nel secondo pilastro della PAC. In aggiunta, un ulteriore inverdimento della PAC, come suggerito dalla Commissione, non deve minare la posizione competitiva del settore agroalimentare europeo o mettere a repentaglio la capacità produttiva degli agricoltori europei. Ciò è inaccettabile tanto più che l'UE è già molto più avanzata rispetto ad altri paesi in termini di inverdimento della sua agricoltura, il che colloca gli agricoltori europei in una condizione di svantaggio competitivo".
Paolo Bruni, Presidente della Cogeca, ha insistito sul fatto che gli introiti ricavati dal mercato subiscono una costante erosione e che i piani della Commissione per la futura PAC non contemplano delle misure necessarie a garantire un corretto funzionamento della filiera alimentare. "Per assicurare che gli agricoltori ricavino dal mercato una parte più cospicua del loro reddito, occorre consolidare la loro posizione e quella delle loro cooperative nella catena alimentare. Il modo migliore per conseguire tale scopo consiste nel rivedere le norme europee in materia di concorrenza per consentire alle organizzazioni di produttori, come le cooperative, di
crescere di dimensioni e di scala, aumentando la loro competitività e contribuendo a ripristinare l’equilibrio nella filiera alimentare. Abbiamo bisogno anche di mercati a termine sicuri per aiutare gli agricoltori e le cooperative agricole a proteggersi dai rischi".
Il Presidente della Cogeca ha dichiarato in conclusione che è fondamentale che la PAC disponga di un bilancio europeo forte per garantire un settore agroalimentare dinamico negli anni a venire".

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