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mercoledì 5 gennaio 2011

CONFAGRICOLTURA SU COMMODITIES: LA DOMANDA SUPERA L’OFFERTA DI CEREALI, GRANO, LATTE E ZUCCHERO.

FONTE: CONFAGRICOLTURA

IL PREZZO LO FA IL MERCATO MONDIALE CON VARIAZIONI DEL 20%

L’aumento della domanda mondiale di beni alimentari sta superando l’offerta. Per molte commodities, in cui in Italia si è deficitari, sarà inevitabile una volatilità dei prezzi (con variazioni dei prezzi all’origine anche del 20% in aumento o in diminuzione) che metterà in difficoltà i produttori ma anche i consumatori. Lo sottolinea Confagricoltura che evidenzia come gli unici comparti alimentari in cui si è autosufficienti nel nostro Paese siano quelli di ortofrutta e vino che, guarda caso, sono quelli che fanno da traino dell’export del made in Italy alimentare (affermando lo “style Italia”).

Per le principali commodities (cereali, carni, latte, zucchero) in Italia si è dipendenti dal mercato globale. Rapportando la produzione nazionale al consumo nazionale emerge che il 20% dei cereali manca all’appello facendo così lievitare l’import (il 50% del grano che si consuma). Cosi come manca circa il 10% del latte alimentare (ed il 25-35% di burro e formaggi), il 30% della carne suina, il 40% della carne bovina e ben il 70% dello zucchero e della soia. Ma c’è anche la produzione di olio di oliva che non arriva all’80% dei consumi.

“Si profila uno scenario che potrebbe scoraggiare invece che incentivare gli investimenti in agricoltura perché non ci sarebbero certezze, ma solo volatilità – commenta Confagricoltura -. Quindi, per non perdere l’appuntamento col mercato e riuscire a soddisfare i maggiori consumi occorre invece sostenere il settore agricolo in uno sforzo di crescita”.

Sottolinea l’Organizzazione degli imprenditori agricoli: “L’agricoltura deve poter investire di più, aumentare il potenziale produttivo anche con misure finalizzate ad accrescere la dimensione economica dell’impresa, con la ricerca, l’innovazione di processo e di prodotto; deve riuscire a ridurre i costi a favore degli operatori. E bisogna creare le condizioni per un mercato ordinato e con regole certe. In questo panorama la politica agricola, comunitaria e nazionale, è essenziale”.

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