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giovedì 7 novembre 2013

POLIZIA PROVINCIALE SANZIONA PESCATORE RUMENO ABUSIVO IN COMUNE DI COPPARO

Fonte: Ufficio Stampa Provincia di Ferrara

La Polizia provinciale ha pizzicato e sanzionato un rumeno che stava pescando nel canale Acque Alte ad Ambrogio, in comune di Copparo. Gli agenti, chiamati poco prima delle 20 da un cittadino insospettito da strani movimenti lungo il corso d’acqua che solo il giorno prima era stato oggetto di ripopolamento, sono giunti sul posto affiancati da quattro guardie volontarie, di cui due della Federcaccia, una dell’Associazione europea operatori di polizia ed una di Legambiente. In acqua è stata riscontrata una rete lunga diverse centinaia di metri, stesa da una riva all'altra nel tratto di canale all'altezza dell'abitato di Ambrogio. Sulla sponda c’erano cinque rumeni, ma uno solo dichiarava essere il possessore della rete sostenendo di essere un pescatore di mestiere, con licenza rilasciata dalla Provincia di Rovigo. L’ispettore della Polizia ha spiegato che non potevano pescare in quel canale perché non riservato ai pescatori di mestiere e in quanto le reti di quelle dimensioni sono sempre vietate. Sul posto è sopraggiunta anche una pattuglia dei Carabinieri, per sanzionare lo stesso pescatore perché guidava il furgone con patente scaduta. Per le difficoltà a comunicare in italiano e a seguito della notifica dell’importo della sanzione, si è accesa una forte discussione sfociata in un verbale da 1.100 euro e nel sequestro di un chilometro di rete, oltre ad un gommone. L’intervento si è concluso verso le tre di notte, dopo che l’uomo ha recuperato le reti e provveduto a liberare, davanti agli agenti e ai volontari, i quintali di pesce rimasti intrappolati. Molto probabilmente c’era anche un altro gruppo di pescatori di frodo che sono riusciti a scappare, resisi conto dell’arrivo della Polizia provinciale e favoriti dall’oscurità. “Mi complimento con i volontari intervenuti e con gli agenti – dice il Comandante Claudio Castagnoli –che nonostante il giorno festivo e di riposo, sono rientrati in servizio e si sono prodigati in questa delicata attività, che li ha visti impegnati per tante ore, riuscendo per l’ennesima volta a sanzionare pescatori di frodo e liberare tutto il pesce illecitamente catturato”.

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