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domenica 10 novembre 2013

MELONE MANTOVANO, DALL'EUROPA ARRIVA L'IGP CHE COINVOLGE MOLTI COMUNI EMILIANI. L'ASSESSORE RABBONI: "UN ULTERIORE RICONOSCIMENTO ALL'ALTA QUALITÀ DELLA NOSTRA AGRICOLTURA". PER L'EMILIA-ROMAGNA È LA 39ESIMA DENOMINAZIONE D'ORIGINE OTTENUTA

Fonte: Giunta Regionale - Agenzia di Informazione e Comunicazione

É arrivato dall'Unione europea il riconoscimento dell'Indicazione geografica protetta (Igp) "Melone Mantovano": il regolamento 1109/2013 è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale Ue il 5 novembre. Per l'Emilia-Romagna si tratta della 39a Denominazione d'origine riconosciuta tra Dop (Denominazione d'origine protetta) e Igp (Indicazione geografica protetta). La zona di produzione interessa infatti una parte significativa della regione perché si estende, oltre che nelle province di Mantova e Cremona, in diversi comuni di Modena (Concordia, Mirandola, San Felice sul Panaro), Bologna (Crevalcore, Galliera, San Giovanni in Persiceto) e Ferrara (Bondeno, Cento, Sant'Agostino). Si tratta di territori simili per condizioni climatiche e pedologiche e che vantano una produzione analoga, dal punto di vista qualitativo, a quella delle aree lombarde. Pertanto, durante la fase di istruttoria, si è deciso di convergere su una denominazione unica, puntando sulla maggiore storicità di quella mantovana. "É un risultato importante e un ulteriore riconoscimento che viene conferito alla tipicità e all'alta qualità della nostra agricoltura - commenta l'assessore regionale all'Agricoltura Tiberio Rabboni -. La denominazione copre un'area particolarmente vocata dal punto di vista agricolo, all'interno della quale il melone riveste un ruolo produttivo ed economico molto significativo. L’ottenimento dell’Igp potrà anche dare nuovo slancio all'attività di tanti agricoltori che sono stati duramente colpiti dal terremoto del 2012". Il “Melone Mantovano Igp” ha un sapore caratteristico, polpa succosa che varia dal colore giallo-arancio al salmone, particolarmente spessa, fibrosa e consistente; ha grado zuccherino elevato, maggiore o uguale a 12 °Brix, e una quantità media di sali minerali e potassio generalmente superiore a quella riscontrata in altre zone di coltivazione. Tipici anche l’odore di fungo e polpa di anguria, l’aroma di tiglio e di zucchino rilevabili dai profili sensoriali. Le condizioni climatiche e pedologiche delle aree di produzione sono molto favorevoli alla coltivazione di questo frutto, infatti la vocazionalità dei terreni della provincia di Mantova e delle limitrofe aree emiliane è antica e rinomata. L’Igp ottenuta caratterizza i meloni allo stato fresco delle due varietà botaniche Cucumis melo L.: quella cantalupensis (melone cantalupo), con frutti lisci di forma sferica o sub-sferica, dalla buccia di colore grigio verde tendente al giallo, e la varietà reticulatus (melone retato), che ha frutti di forma tendenzialmente tondeggiante o ovale, con un evidente reticolo epidermico. Le cultivar utilizzate sono riconducibili alle tipologie di riferimento Honey Moon (tipologia liscia), Harper (retata senza incisura della fetta) e Supermarket (retata con incisura della fetta).

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