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martedì 24 giugno 2014

UE, MAIORANO (ANGA-CONFAGRICOLTURA) INCONTRA IL COMMISSARIO CIOLOS. APPREZZAMENTO PER IL SOSTEGNO AI GIOVANI

Fonte: Confagricoltura

“Bene aver inserito i giovani agricoltori nei sostegni del primo pilastro della Politica agricola comune, ora occorre passare alla fase due, quella operativa e pratica. Sono convinto che sia possibile aumentare il sentiment europeista della popolazione della Ue attraverso l’agricoltura, ma per farlo occorrono norme chiare, sicure e bisogna incentivare la formazione e diffondere l’informazione sugli strumenti a disposizione”. Lo ha detto il presidente dei Giovani di Confagricoltura Raffaele Maiorano in occasione dell’incontro a Palazzo della Valle con il commissario all’Agricoltura Dacian Ciolos. Maiorano ha particolarmente apprezzato il passaggio del commissario, che ha riconosciuto come quanto fatto sinora per i giovani agricoltori sia un buon punto di partenza, ma che è solo l’inizio. “Abbiamo infatti bisogno – ha detto il Commissario europeo all’agricoltura - di impegni da parte degli Stati membri che attivino misure sempre più efficaci, così come abbiamo necessità di proseguire nell’attività essenziale di formazione, come io stesso ho proposto in passato per formulare ad esempio una sorta di programma Erasmus”. Per il presidente dell’Anga sarebbe un esperimento molto interessante per accrescere la capitalizzazione e lo scambio di conoscenze in un’ottica di rete tra tutti i giovani agricoltori europei. In Italia si registra un vero e proprio boom nelle iscrizioni alle facoltà di agraria e agli istituti tecnici professionali. E' un segnale importante di cambio di rotta mentale e culturale e che dimostra la voglia di formazione e informazione sul settore primario. Il futuro dell’agricoltura passa attraverso il ricambio generazionale, la possibilità delle nuove leve di essere attive, di poter crescere e consolidarsi. “Siamo a tutti gli effetti agricoltori europei, anche se giovani – ha concluso Maiorano - e il nostro settore va valorizzato di più. Va fatto in termini produttivi, ma anche in particolare con percorsi formativi europei omogenei e soprattutto dando priorità ai giovani nei Bandi della Ue”.

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