Fonte: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che si è tenuto oggi, presso la sede del Mipaaf, un incontro tra il Ministro Maurizio Martina e il Commissario europeo all’Agricoltura e lo Sviluppo rurale, Dacian Cioloş.
“L’agricoltura e l’agroalimentare – ha detto il Ministro Martina – saranno al centro dell’agenda del Semestre italiano di Presidenza dell’Unione europea. Ho ribadito al Commissario Cioloş che anche e soprattutto nei prossimi mesi vogliamo mantenere un forte rapporto di collaborazione con la Commissione. Nell’incontro abbiamo avuto modo di affrontare i temi che riteniamo strategici, tra i quali rientrano senza dubbio la sicurezza alimentare, la lotta agli sprechi, il ricambio generazionale in agricoltura, insieme allo sviluppo degli accordi internazionali tra l’UE e i Paesi terzi. I prossimi sei mesi dovranno servire all’Europa e al nostro Paese per compiere un salto di qualità, anche nell’approccio alle politiche agricole. Immagino ad esempio una revisione di medio termine della Strategia Europa 2020, incentrando il dibattito sull’innovazione e spingendo su strumenti di contrasto alla disoccupazione giovanile e sulle opportunità per i giovani agricoltori. Naturalmente – ha spiegato il Ministro Martina – non potremo non fare riferimento al grande appuntamento di Expo 2015 ed al suo tema principale, a cui sarà dedicato tra l’altro il Consiglio informale dei Ministri dell’agricoltura che si terrà a Milano a fine settembre”.
“Tra i dossier istituzionali – ha proseguito Martina – porremo mano al completamento della Riforma della PAC, gli atti delegati sui pagamenti diretti e in particolare lo schema di autorizzazioni per l’impianto dei vigneti. Dovremo lavorare molto sulla proposta di regolamento dei prodotti biologici e intendiamo imprimere un cambio di passo al dibattito su questo dossier, raggiungendo entro dicembre un accordo sui principi cardine. Da luglio avvieremo un’ampia discussione con gli Stati Membri sul ‘pacchetto latte’ e sugli effetti attesi dalla fine del regime delle quote latte nel 2015. In particolare – ha concluso il Ministro –, intendiamo portare al centro del dibattito la necessità di un’approfondita analisi sulle misure esistenti, per contrastare le eventuali crisi di mercato nel settore, ponendo un’attenzione particolare per gli allevamenti di montagna”.
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In AGEA......... dovrebbero solo provare vergogna per quanto hanno fatto a migliaia di imprese italiane, oggi sul lastrico grazie ad AGEA, che ha anche avuto la faccia tosta di inventarsi un'indagine per non pagare le aziende che ormai da molti mesi attendono i loro soldi che non arriveranno, perché in verità quell'indagine è servita solo ed esclusivamente a porre un blocco ai pagamenti che non potevano più essere effettuati in quanto i soldi dei produttori in tutta verità erano stati utilizzati per tappare l'enorme voragine degli ammanchi di AGEA.
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