Fonte: Confagricoltura
“Negli anni ’60-70 c’è stata una rivoluzione verde che ha permesso di incrementare la produttività dell’agricoltura per soddisfare il bisogno di cibo degli abitanti del pianeta. Una rivoluzione sostanzialmente affidata alla chimica. Allora il pianeta era abitato da 3 miliardi di abitanti, ora sono 6 e saranno 9 miliardi nel 2050. Va avviata una nuova rivoluzione verde che tenga conto dell’esigenza di raddoppiare la produzione in poco meno di quarant’anni con minore superficie coltivabile, minore utilizzo di acqua, chimica ed energia, maggiore attenzione all’ecosistema. Per questo la sfida dell’agricoltura è duplice: coniugare l’incremento della produzione con l’aumento della sostenibilità ambientale”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Mario Guidi intervenendo a Rimini al seminario sul tema “Sostenere il futuro, tutela delle risorse e sviluppo economico” nell’ambito del XXXIV edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli.
“Occorre produrre cibo – ha aggiunto Guidi - ma anche mangimi, fibre, biomassa e biomateriali secondo condizioni di competitività e sostenibilità, oltre tutto attenuando ed adattandosi ai cambiamenti climatici”. Ha quindi elencato le priorità: gestione dell’acqua, consumo del suolo, forestazione, diminuzione delle emissioni, tecniche e colture che favoriscono il maggior assorbimento della CO2, ulteriore sviluppo delle agro-energie ed efficienza energetica, prodotti fitosanitari.
“È arrivato il momento di porre l’agricoltura al centro delle politiche di sviluppo nazionali, europee e globali – ha concluso il presidente di Confagricoltura -. Occorre un nuovo approccio verso un settore che non è residuale, ma centrale e vitale per il progresso e la crescita; che già produce nel rispetto dell’ambiente e dà occupazione”.
lunedì 19 agosto 2013
EMERGENZA UOMO. GUIDI (CONFAGRICOLTURA) AL MEETING DI RIMINI: “PRODURRE PIU’ CIBO CON MENO RISORSE NATURALI, MENO CHIMICA, ADATTANDOSI AI CAMBIAMENTI CLIMATICI, È LA NUOVA SFIDA DELL’AGRICOLTURA DEL FUTURO”
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