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venerdì 16 agosto 2013

COLDIRETTI, CONTA DEI DANNI NELLE CAMPAGNE DI FERRARA E COPPARO DOPO LE GRANDINATE DELLA VIGILIA DI FERRAGOSTO

Fonte: Coldiretti Ferrara  

Ancora danni per molte aziende dal fortunale che nella mattinata del 14 agosto ad un mese esatto di tempo ha ripresentato il suo conto in termini di grandine, forte vento e moltissima pioggia in pochi minuti. Danni consistenti alle colture seminative in particolare nella zona tra Ferrara e Copparo. Ennesimo problema per la nostra provincia.

Ancora un violento passaggio di correnti calde e fredde sulle nostre pianure che hanno provocato un brusco cambiamento atmosferico che con forte vento e grandinate ha colpito Ferrara e dintorni, in particolare la zona tra le frazioni della zona est della città ed il copparese e roese. Ad un primo contatto – evidenzia Coldiretti Ferrara – le aree interessate dalla violenza del temporale sono in particolare Ruina e le altre frazioni di Ro, poi Tamara, Saletta, Copparo, e per il comune di Ferrara le frazioni di Francolino, Corlo, Fossadalbero, Sabbioni e Pescara. I danni sono stati causati dalla grandine (in alcuni casi della grandezza di uova), ma anche dal forte vento, che ha provocato anche danni a fabbricati (tetti, infissi, tunnel) ed ad alberature. Le colture più colpite sono il mais e la soia, oltre naturalmente a tutte quelle altre coltivazioni ancora in atto nei nostri campi ed in attesa di maturazione, dopo una già travagliata primavera che ha aveva in parte compromesso il normale ciclo produttivo, dai pomodori, alle zucche, alle altre orticole da pieno campo. Danni anche ai frutteti non coperti dalle reti antigrandine, in particolare a susine e pesche medio tardive. Rispetto ad un mese fa – conclude la nota dell’organizzazione agricola ferrarese – i danni sembrano essere in un ambito più definito e non a macchia di leopardo come allora, anche se per alcune aziende si tratta di una ripetizione della grandinata di metà luglio e dunque di danni su danni, con perdita pressochè totale della produzione in corso se non protetta da reti, che ovviamente vengono utilizzate solo per le colture di maggiore redditività visti i costi degli impianti e la difficoltà anche tecnica della realizzazione che necessita di palificazioni numerose come quelle già presenti nei frutteti. Impensabile fare lo stesso per le colture seminative, per le quali l’unica cosa da fare è una buona copertura assicurativa. Ed è propria alla propria compagnia assicurativa ed al consorzio fitosanitario di difesa che gli agricoltori prioritariamente devono rivolgersi per denunciare l’evento e mettere in moto le perizie per i risarcimenti. Qualora i danni si dovessero rivelare consistenti ed interessare una vasta area, sarà compito della Provincia attivare gli ulteriori interventi previsti dalla legge se ne ricorrono le condizioni, dato che in presenza di interventi per assicurare le colture, vengono meno le possibilità di attivare gli interventi ex post, ovvero contributi e prestiti agevolati. Nei prossimi giorni attraverso la raccolta delle segnalazioni anche presso i nostri uffici potremo indirizzare agli enti preposti le diverse situazioni ed avere un quadro preciso della gravità dell’evento.

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