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venerdì 6 maggio 2011

COLDIRETTI, ACCORDO STATO/REGIONI SU NITRATI SALVA STALLE. MA SERVONO DATI REALI PER SALVAGUARDIA AMBIENTE E ATTIVITA' PRODUTTIVE.

FONTE: COLDIRETTI

L'approvazione dello schema di accordo per l¹aggiornamento delle zone
vulnerabili e l¹adeguamento dei programmi di azione previsti dalla direttiva
nitrati è un passo determinante per salvare gli allevamenti italiani e
continuare ad assicurare la produzione di salumi e formaggi Made in Italy.
E' quanto afferma il presidente della Coldiretti Sergio Marini
nell'esprimere apprezzamento per il lavoro dei Presidenti e degli Assessori
regionali che ha portato cinque regioni del Nord maggiormente interessate
(Veneto, Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna) ad
elaborare uno schema di accordo che è stato approvato dalla Conferenza
Stato-Regioni. Da parte del Governo un ruolo decisivo - sottolinea Marini -
è stato svolto dal Ministro delle Politiche Agricole Saverio Romano e dal
Ministro dell¹Ambiente Stefania Prestigiacomo. Si tratta di una posizione
chiara e comune per tutte le diverse realtà regionali che subordina
l¹applicazione della disciplina alla realizzazione di un¹indagine
finalizzata all¹aggiornamento della delimitazione territoriale sottoposta a
vincolo e a una revisione più complessiva degli adempimenti previsti a
carico delle imprese agricole. La partita si sposta ora a Bruxelles dove
tocca allo Stato italiano difendere l¹accordo raggiunto per evitare -
continua la Coldiretti - la chiusura delle stalle italiane gravate
ingiustamente di responsabilità fino ad ora esclusive. In attesa di trovare
soluzioni agronomiche adeguate - rileva la Coldiretti - occorre dunque
distribuire il peso dei vincoli in misura proporzionale tra le diverse fonti
di inquinamento compresa la depurazione civile. Per far questo, però, è
necessario avviare - conclude la Coldiretti - studi analitici con
monitoraggi precisi e aggiornati. Una situazione che tocca da vicino anche
la provincia di Ferrara, definita per intero quale area sensibile e dunque
soggetta a limitazioni e problemi ma che secondo un recente studio
coordinato dalla nostra Università e realizzato nell¹ambito del Parco
Scientifico per le tecnologie agroindustriali, deve essere rivista dato che
le condizioni e le situazioni sono diversificate nel territorio, con la
possibilità di arrivare a breve ad una mappatura delle effettive aree
vulnerabili che non sono di certo tutta la provincia. Anzi in diversi
terreni si manifesta una preoccupante carenza di sostanza organica,
indispensabile per la fertilità e quindi gli apporti di concimi, soprattutto
di origine organica andrebbero valutati anche tenendo conto di questa
realtà. Coldiretti Ferrara prende quindi atto favorevolmente dell¹accordo
raggiunto in sede interregionale ed auspica che questo si traduca
rapidamente in una concreta revisione delle norme che oggi gravano sulle
imprese agricole in modo indistinto ed improprio.

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