...in onda su Telestense Ferrara e Lepida Tv [digitale terrestre] >> orari

lunedì 9 agosto 2010

DIRETTIVO CONFAGRICOLTURA FERRARA: UNA BOLLA SPECULATIVA IL RIALZO DEI PREZZI DEL GRANO

Fonte: Confagricoltura Ferrara

Con il Consiglio Direttivo tenutosi in mattinata si è concluso l’iter procedurale per il rinnovo delle Cariche Sociali di Confagricoltura Ferrara per il triennio 2010/2012. La nuova Giunta Esecutiva risulta ora così composta: Presidente, Nicola Gherardi; Vice Presidenti: Cavicchi Raffaella, Crosara Roberto e Scaramagli Pier Carlo; Tesoriere: Massimo Marchetti; Componenti Giunta Esecutiva: Bergami Albano, Fenati Luigi, Finessi Leonardo, Guidi Mario e Sarto Graziano.
Introducendo i lavori, il Presidente Gherardi, tra i tanti temi affrontati, si è soffermato sull’andamento del prezzo dei cereali, in particolare per il grano tenero.
“Le fiammate dei prezzi del grano tenero sui mercati “futures” – ha sostenuto il Presidente degli imprenditori agricoli ferraresi – per la minor produzione di grano in Russia e nei Paesi del Mar Nero e le decisioni del governo russo di bloccare le esportazioni, sta rendendo molto nervosi i compratori internazionali e sta favorendo il gioco di chi specula con i derivati sui mercati a termine”.
“In Europa la fiammata dei prezzi sta interessando, sia pure in misura minore, anche le altre commodities granarie, orzo e mais. Nessun impatto significativo, invece, sul grano duro, i cui prezzi sulle borse merci di riferimento italiane e francesi registrano solo leggeri rialzi in linea con il normale andamento del mercato post-raccolta”.
“Le quotazioni dei cereali di questi giorni – ha proseguito il Presidente – confermano ciò che Confagricoltura sta segnalando da tempo: la volatilità dei prezzi sta divenendo una caratteristica strutturale del mercato delle materie agricole”.
“Non ci sono al momento le condizioni – ha messo in guardia Nicola Gherardi - per ritenere che siamo di fronte ad una nuova fiammata dei prezzi come nel 2007-08. Allora la disponibilità di grano tenero era molto inferiore all’attuale, con scorte di gran lunga inferiori e una produzione ai minimi storici del decennio. Oggi la crisi non è globale, ma è limitata all’area del Mar Nero. Nel resto d’Europa e oltre Atlantico il grano non manca”.
“I rialzi di questi ultimi giorni non possono però far sottacere alcune situazioni: il cattivo andamento meteorologico verificatosi nella corrente annata che ha comportato una forte riduzione della produzione cerealicola ed una dinamica dei prezzi alla produzione che ha comportato il calo vertiginoso del prezzo dei cereali (-32%) a fronte di costi di produzione in continuo rialzo. Quindi le stime definitive non possono che essere rimandate al termine della campagna agraria”.
“La corsa dei prezzi potrebbe rallentare già con l’inizio dell’inverno – ha detto ancora il presidente di Confagricoltura Ferrara- sulla scorta delle previsioni di semina autunnale dei cereali, e arrestarsi all’inizio del nuovo anno. Questo sempreché la bolla speculativa non scoppi prima, non potendosi escludere prossimamente una massiccia presa di profitto, ovvero un’ondata di vendite dei contratti, da parte di chi sta speculando con i derivati sulle commodities”.
“Nel nostro Paese – ha concluso Gherardi - abbiamo bisogno di filiere leggere ma organizzate, creando i presupposti per relazioni tra gli attori che assicurino rapporti contrattualmente soddisfacenti. L’interesse dei produttori agricoli, infatti, è quello di stringere forti rapporti di collaborazione con i trasformatori e venditori per mettere al riparo i consumatori da chi gioca sulla loro e nostra pelle”.

Nessun commento:

Posta un commento