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venerdì 30 gennaio 2015

ALLARME VESPA CINESE, CONFAGRICOLTURA BOLOGNA CHIEDE UNA DEROGA PER I PRODUTTORI DI CASTAGNE BIO DELL’APPENNINO CHE CONSENTA DI EFFETTUARE TRATTAMENTI CON PRODOTTI FITOSANITARI: “IL PIANO DI CONTROLLO BIOLOGICO AVVIATO DALLA REGIONE NON È SUFFICIENTE”

Fonte: Confagricoltura Bologna

E’ allarme vespa cinese: un serio rischio per la castanicoltura bio dell’Appennino bolognese. A tutela dei produttori e dell’intero comparto, scende in campo anche Confagricoltura Bologna. “Il piano di controllo biologico della vespa cinese o Dryocosmus kuriphylus, avviato dalla Regione, non ha portato ai risultati sperati. Chiediamo pertanto una deroga che consenta ai produttori di castagne bio di effettuare trattamenti con prodotti fitosanitari durante il mese di maggio, periodo in cui si registra il picco massimo di casi”. E’ questo l’appello lanciato da Confagricoltura Bologna alla vigilia del convegno “Cavar le castagne dal fuoco: problemi e prospettive per la castanicoltura” - in programma domani 31 gennaio a Vergato – nel quale verrà affrontata la grave fitopatia della vespa cinese alla presenza, tra gli altri, dell’Assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli e del presidente dell’Unione Appennino Bolognese, Romano Franchi.

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