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giovedì 11 dicembre 2014

MIPAAF, OGGI A BARI CONFERENZA SU ACQUACOLTURA. CASTIGLIONE: COMPARTO HA RUOLO STRATEGICO

Fonte: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che il Sottosegretario Giuseppe Castiglione ha partecipato alla “Conferenza regionale sull’acquacoltura” che si è tenuta a Bari. All’iniziativa hanno partecipato circa 170 delegati tra rappresentanti di organizzazioni internazionali, funzionari, delegati, esperti e professionisti provenienti da Albania, Algeria, Bulgaria, Croazia, Egitto, Francia, Grecia, Italia, Libia, Malta, Marocco, Montenegro, Portogallo, Romania, Spagna, Tunisia, Turchia e Ucraina. L'evento è stato organizzato dalla Presidenza italiana del Consiglio dell'Unione europea e dalla Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo (Gfcm) dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (Fao), in collaborazione con il Mipaaf. “L’acquacoltura – ha detto il Sottosegretario nel suo intervento – ha un ruolo strategico in quanto genera produzioni alimentari, occupazione, e può, se ben programmata, sostenere le politiche di conservazione delle risorse della pesca. È parte della politica della pesca, e si integra alle politiche agricole nelle zone continentali. Contribuisce, infatti, alla produzione di organismi acquatici destinati, per lo più, alla alimentazione umana. Lo stesso Codice di condotta Fao per una pesca sostenibile definisce i principi di una acquacoltura consapevole delle necessità di non ledere importanti diritti - come quelli legati alla conservazione dell’ambiente ed alla tutela dei consumatori - garantendo nel tempo qualità, sicurezza alimentare e benessere generale”. “Il Mediterraneo – ha aggiunto Castiglione – è sostanzialmente un mercato unico per i prodotti del mare. Gli scambi tra i Paesi sono molto importanti ed oggi – soprattutto in questa Regione – le produzioni di pesca equivalgono a quelle di allevamento, considerando pesci e molluschi. Dunque è necessario lanciare politiche pubbliche ed una cooperazione costruttiva tra le imprese per aumentare le performance di questo settore. In tal senso abbiamo pensato di coinvolgere la Fao per il suo ruolo multilaterale come agenzia esecutiva delle Nazioni unite, e la stessa Commissione per la pesca nel mediterraneo che è una delle organizzazioni regionali della FAO, competente anche per l’acquacoltura. In questo quadro, tutti i Paesi possono contribuire a costruire un sistema di regole comuni finalizzato a condividere le opportunità e a superare gli eventuali limiti allo sviluppo sostenibile”. “Il nostro obiettivo è far emergere appieno le potenzialità di un settore, che a livello internazionale è cresciuto più di altri settori delle produzioni alimentari, nella certezza che gran parte dei prodotti ittici nel futuro sarà prodotto da questa attività. Ritengo – ha proseguito Castiglione – che vada fatto uno sforzo comune di ricerca pubblica per attuare controlli utili a difendere l’acquacoltura di qualità, amica dell’ambiente, e facilitando il ruolo delle imprese attraverso la semplificazione burocratica e delle vecchie barriere. Il mare è il grande spazio comune che ci resta. Conosciamo i limiti dello sviluppo sulla terraferma e dobbiamo farne tesoro per una acquacoltura veramente proiettata nel futuro”.

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