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martedì 9 dicembre 2014

L’ANP - CIA FERRARA ADERISCE ALLA MOBILITAZIONE INTERREGIONALE DEI PENSIONATI DEL CENTRO – NORD

Fonte: Ufficio Stampa Cia Ferrara

 I pensionati della Confederazione Italiana Agricoltori a Bologna, oggi 9 dicembre, per chiedere alle istituzioni cambiamento, solidarietà e soprattutto un’esistenza dignitosa e libera

Sono 8 milioni i pensionati italiani che vivono con pensioni sotto i mille euro e ben 2,2 quelli che arrivano a stento ai 500 euro, in particolare nelle aree rurali. Condizioni di semi-povertà o povertà assoluta che le manovre la Legge di Stabilità del 2015 rischia di peggiorare ulteriormente. Parte proprio da questa preoccupante fotografia della condizione economica dei pensionati italiani, la mobilitazione indetta dall’Associazione Nazionale Pensionati Cia, che si sta tenendo a Bologna oggi 9 dicembre - al Teatro Testoni, dalle ore 11.00 - e coinvolgerà i pensionati di tutto il Centro - Nord. Una giornata di protesta per chiedere alle istituzioni un cambiamento reale, equità e meno tasse per garantire alla popolazione anziana un’esistenza dignitosa e una vita attiva. «I pensionati della Cia di Ferrara – spiega il presidente Valentino Calderoni – saranno a Bologna per esprimere la loro reale preoccupazione sulla situazione economica e soprattutto sociale che riguarda i pensionati agricoli e di tutti i gli altri settori. A livello locale, dati Istat alla mano, le addizionali regionali e comunali sono aumentate del 180% in dieci anni, a causa anche dei fondi tolti alle amministrazioni locali dal governo nazionale. Situazione che ci sembra destinata a peggiorare, in primo luogo perché non è chiaro – continua Calderoni – l’impatto che avrà la riorganizzazione regionale della sanità e quindi quali servizi saranno ancora garantiti e quali saranno eliminati o ridotti. Inoltre con la Legge di Stabilità si ridurranno ulteriormente - si parla di 4 miliardi - i fondi nazionali per le Regioni e di circa un miliardo per i Comuni e temiamo che i tagli possano andare ad incidere ulteriormente sui servizi. L’Anp di Ferrara ha sempre lottato non solo per i diritti essenziali, come quello alla salute e alle cure, ma anche per la possibilità dei pensionati di condurre una vita dignitosa, attiva e piena. Per andare in questa direzione, occorre una pensione che non venga continuamente erosa da tasse e inflazione ma sia sufficiente per rendere gli anni del ritiro dal lavoro anni comunque produttivi, per la persona e la comunità.» Tra le richieste che verranno fatte alle istituzioni nel corso della mobilitazione: l’estensione del bonus di 80 euro mensili e l’adeguamento progressivo dei minimi di pensione al 40% del reddito medio nazionale (€ 640 mensili); il recupero del potere d’acquisto delle pensioni (già eroso del 30%) attraverso una più puntuale indicizzazione e la riduzione del drenaggio fiscale nazionale e locale; una riforma sanitaria con moderne protezioni, presidi e servizi nei centri rurali; l’eliminazione delle liste d’attesa e la riduzione selettiva dei ticket; risorse economiche adeguate per il sociale e la non autosufficienza e il ripristino pieno del fondo Patronati. Alla mobilitazione saranno presenti Vincenzo Brocco, presidente nazionale ANP, Valter Manfredi, vicepresidente nazionale e Dino Scanavino, presidente nazionale Cia.

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