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lunedì 16 dicembre 2013

UNA STORIA DI RICOSTRUZIONE L’AZIENDA AGRICOLA CARLO FINI DI POGGIO RENATICO HA ULTIMATO I LAVORI DI RICOSTRUZIONE DOPO IL SISMA DEL 2012. UN LUNGO ITER TRA BUROCRAZIA E VOGLIA DI RICOMINCIARE

Fonte: Ufficio Stampa Cia Ferrara Poco più di un anno e mezzo è passato dal sisma che ha colpito la provincia di Ferrara da un punto di vista sia umano che economico. Molte aziende agricole hanno subito danni a fabbricati e terreni che hanno reso difficoltosa la ripresa delle attività produttive. Proprio in questi giorni, l’azienda di Carlo Fini associata a Cia Ferrara – una delle più colpite della zona di Poggio Renatico con circa 400 mila euro di danni stimati – ha ultimato i lavori di costruzione di un nuovo e moderno fabbricato antisismico che ha sostituito quelli danneggiati. Una delle prime a terminare in questa zona e ad iniziare così un nuovo ciclo che chiude un periodo lungo e pieno di ostacoli da superare. «La nostra corte rurale – spiega Carlo Fini – era composta da una casa e un fienile adibiti a magazzino; un capannone in mattoni utilizzato principalmente per le attrezzature e una tipica casella. In seguito al sisma il capannone è collassato e tutti i fabbricati sono diventati inagibili, con pericolo reale di crollo. Un grosso danno, considerando soprattutto l’investimento in pannelli fotovoltaici montati da poco tempo che, in seguito al sisma, abbiamo dovuto rimuovere totalmente. Vedere la propria azienda ridotta in quella maniera, letteralmente da demolire, è stato un colpo bruttissimo. Dopo lo shock iniziale e la voglia di rimediare fin da subito ci siamo però resi conto che il danno subito era al di là delle nostre forze. E abbiamo così deciso di chiedere aiuto: prima pubblicamente nel corso di un’intervista televisiva andata in onda pochi giorni dopo il terremoto per sensibilizzare tutti sui danni subiti dalle aziende agricole poi concretamente iniziando un lunghissimo iter burocratico. Il risultato è un capannone di 300 metri quadri in cemento armato, fondamentale per il ricovero delle attrezzature e dove abbiamo ripristinato l’impianto di pannelli fotovoltaici. La struttura sarà finanziata al 100% dai contributi per la ricostruzione. Sono moltissime le persone da ringraziare oggi che questo percorso è finito, persone che hanno lavorato sulla fiducia, in attesa dell’arrivo dei soldi che la Regione metterà a disposizione tra circa due mesi, a seguito della dichiarazione di fine lavori. Tra loro voglio citare ovviamente la Regione Emilia – Romagna che ci ha riconosciuto il danno, l’assessore Stefano Calderoni che è rimasto sempre in prima linea accanto alle aziende, la Cia Ferrara che ci hanno aiutato con le tantissime pratiche da presentare e i tecnici di riferimento. Tutti – conclude Carlo Fini – ci hanno sostenuto e supportato in ogni fase della ricostruzione e posso dire che solo oggi siamo usciti davvero dalla brutta pagina del terremoto.»

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