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lunedì 30 settembre 2013

TASSE E FISCO: MESI CALDI PER IL MONDO AGRICOLO



Fonte: Cia Ferrara (28 settembre 2013)

Una nuova Service Tax che potrebbe comprendere anche una diversa forma di Imposta sugli immobili, il decreto legge 104/2013 che dal 1° Gennaio 2014 abolirà le agevolazioni previste per l’acquisto dei terreni della Piccola Proprietà Contadina e l’aumento dell’IVA al 22%. Tasse sui consumi, sui servizi e una fiscalità che non va più incontro al mondo agricolo e certo non contribuirà a favorire il subentro nelle aziende dei giovani agricoltori. Un vero e proprio segnale di allarme arriva dalla Confederazione Italiana Agricoltori di Ferrara, preoccupata per gli incrementi e per la cancellazione di un caposaldo fiscale nella compravendita dei terreni ad uso agricolo. L’aumento dell’Iva di un punto, sottolinea l’associazione, colpisce gli agricoltori sia come consumatori che come imprenditori perché da un lato i prodotti sul mercato costeranno di più, dall’altro diminuiranno ulteriormente i consumi – secondo l’osservatorio della Cia Nazionale -1,5% in più rispetto al calo già previsto – e questo inciderà sui prezzi pagati alla produzione. Altra forma di tassazione che, sempre secondo Cia Ferrara, merita un costante monitoraggio è la nuova Tassa sui Servizi che, ancora in fase di definizione, ingloberà con tutta probabilità l’attuale Tares. Definita provvisoriamente Taser, comprenderà la gestione dei rifiuti urbani e i cosiddetti servizi indivisibili (es. illuminazione pubblica, manutenzione stradale etc.) e potrebbe reintrodurre, in forma diversa, la tassazione sugli immobili. «La situazione riguardo l’aumento dell’Iva e la definizione della Taser ci preoccupano perché potrebbero essere un colpo per l’economia e i consumi – commenta Lorenzo Boldrini, presidente provinciale di Cia Ferrara – ma la situazione è ancora abbastanza aperta, soprattutto per quello che riguarda la nuova Service Tax. La vera certezza è, purtroppo, il Decreto 104/2013 che entrerà in vigore il 1° gennaio togliendo agli agricoltori un’agevolazione fiscale, che si può definire storica, applicata alla Piccola Proprietà Contadina. Attualmente, infatti, nella compravendita di terreni agricoli da parte di soggetti che svolgono attività agricola viene applicata un’imposta fissa di registro e ipotecaria pari all’1% sul valore del terreno. Con l’entrata in vigore del Decreto l’aliquota da assolvere salirebbe al 9%, facendo di fatto decadere questa forma di fiscalità agevolata. Fatto ancor più grave – continua Boldrini – è che la stessa aliquota sarà applicata anche a tutti gli altri soggetti che non pagheranno più il 18% attuale ma esattamente la metà. Fatto che potrebbe generare gravi speculazioni di grossi investitori al di fuori del settore, a discapito delle imprese di piccole-medie dimensioni. Per non parlare – conclude Boldrini – della contraddizione tra questo decreto che certo non aiuta l’acquisto dei terreni da parte di giovani e le direttive della Nuova Pac che tendono, invece, a favorire l’acquisto di terreni per gli under 40.»

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