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sabato 27 settembre 2014

Agrinsieme Emilia Romagna, Unapros e OI suini: servono misure urgenti per salvare il settore suinico

Fonte: Agrinsieme Emilia-Romagna

Chiediamo un incontro alle Istituzioni per definire in tempi rapidi l’attuazione di politiche di sistema che siano coadiuvate anche dal mondo creditizio

Bologna, 25 settembre 2014 - La tenuta del settore suinicolo dell'Emilia Romagna è allo stremo. Servono azioni tempestive per salvare un intero comparto produttivo. “Non possiamo più attendere. Chiediamo un incontro urgente alle Istituzioni nazionali affinché, in tempi rapidi, si intervenga per dare un futuro e una sostenibilità all’intera filiera di produzione dei suini nati, allevati e macellati in Italia. Si ritiene pertanto improrogabile l’avvio di urgenti politiche di sistema volte al sostegno e al rilancio del settore anche attraverso l’individuazione di soluzioni percorribili con il mondo del credito”.

E’ questo il grido di allarme lanciato da Agrinsieme Emilia Romagna (il coordinamento costituito da Confagricoltura, Cia e l’Alleanza delle cooperative italiane) Unapros e l’Organizzazione interprofessionale del Gran suino Italiano alle istituzioni e alle altre componenti della filiera suinicola, per salvaguardare un settore che vale oltre mille miliardi e rappresenta un comparto dell’agroalimentare particolarmente rilevante in termini di occupazione e ricchezza diffusa.
“Alle sempre più consistenti difficoltà del settore e ai nuovi sistemi di classificazione delle carcasse suine - evidenziano Agrinsieme Emilia Romagna, Unapros e OI suini – si è aggiunto l’embargo russo che ha bloccato negli ultimi mesi le esportazioni, rendendo così insostenibile il peso della crisi”. “Se non si avviano immediatamente azioni concrete di sostegno a tutte le componenti che operano nel settore, si finirà col pregiudicare il futuro di allevamenti e imprese con la conseguente perdita di produzioni, ivi comprese quelle a circuito tutelato, riconosciute in tutto il mondo”.
“Gli allevatori – concludono Agrinsieme Emilia Romagna, Unapros e l’OI suini -  sono disposti a fare la loro parte, ma è necessario che tutti rispondano in modo fattivo e collaborativo affinché il progetto di ristrutturazione della filiera venga avanti in modo efficiente per valorizzare la produzione suinicola e l'indotto generato".

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